"Quei 3 lettori sul treno"

Un anticipazione de "I giorni e le opere" di Peter Handke

"Quei 3 lettori sul treno"

Ieri, domenica sera, 12 ottobre 2014, ho «incontrato» una speciale bellezza, non mi è «venuta incontro» come NEFERTITI, però, appena l'ho incontrata, subito mi ha commosso come bellezza: ero salito, andando alla ventura, sul treno suburbano diretto a Versailles e, insieme a me, nello scompartimento abbastanza vuoto, sedevano qua e là tre uomini piuttosto giovani. Tutti e tre leggevano. E ciascuno di loro leggeva un libro e si trattava nei tre casi di un libro serio. Era bellezza dei libri come dei tre lettori in tutta evidenza l'antica letteratura, quella seria, quella eternamente nuova. E così sul vagone si è venuto a creare uno spazio come di rado se ne crea.

E quando, verso mezzanotte, sono tornato indietro con un altro treno, ecco che, accanto al muro della stazione, stava seduto ancora un altro lettore, così luminosamente serio, in attesa dell'ultimo autobus per la guarnigione su al Plateau di Villacoublay.
E perciò rivolgo il mio saluto a tutti voi, lettori seri.

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