Talvolta si dice dormire della grossa, o nella grossa, sulla grossa o semplicamente la grossa. Si tratta di un aggettivo sostantivato che sottintende “dormita”; il significato è intuitivo, perché la parola evoca lo spessore, la profondità del sonno. Ma che cos'è la grossa? E' il terzo sonno dei bachi da seta, particolarmente lungo e per questo ritenuto molto pesante. Dormire della grossa, dunque, vuol dire dormire come un baco da seta, cioè andare in letargo come gli utili animaletti.
Larve a parte, vivere o parlare alla grossa significa “in modo grossolano e rozzo”, così come grossaggine indica goffaggine o ignoranza. Qui grossa, da grosso, evoca qualcosa di voluminoso e sgraziato e proviene dal tedesco gross=grande. Entrare nella grossa, anche qui con un riferimento dimensionale, significa entrare nella parte più importante delle cose (Tommaseo).
Ma grossa, per tutti i dizionari, è anche una voce commerciale che indica la quantità di dodici dozzine, cioè 144 pezzi.
Qualcuno precisa: grande grossa, 12 dozzine, piccola grossa, 10 dozzine, ma si tratta di un linguaggio ormai perduto. Il Rigutini Fanfani fa l'esempio dei beni che potevano essere comprati a grosse, e sembra di entrare in una bottega dell'Ottocento: aghi, penne d'acciaio, gavette (ovvero matassine) di corde di minugia o di canapa.
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