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Francois Rabelais nacque con molta probabilità a Chinon, presso La Devinière, nella Turenna francese, tra il 1484 e 1494 da una famiglia economicamente agiata.

Figura di spicco e controversa del Rinascimento d'oltralpe, Rabelais viene considerato anche come uno dei più influenti anticlassicisti. Frate licenzioso e dalla forte personalità, spesso in collisione con il clero ufficiale, medico, resta un grande personaggio del Rinascimento, umanista convinto e dalla grande cultura, inoltre profondo conoscitore del greco antico.

Rabelais venne nominato frate francescano nel convento di Puy Saint-Martin a Fontenay-le-Comte, dove si trasferì per completare la sua ampia formazione culturale e teologica, tra l'ottobre del 1520 e il 1521.

Fu subito notato per le sue grandi doti intellettuali, considerato da molti come un erudito e dotto umanista. Con il filologo Guillaume Budé, proprio in quegli anni intrattenne un carteggio di grande spessore intellettuale, dal quale risultava chiara anche la sua ottima conoscenza del latino e del greco. Proprio in quest'ultima lingua, il frate eccelleva e ne dette prova nelle sue traduzioni (dalle "Storie" di Erodoto agli scritti filosofici di Galeno).

Frequentò la casa del consigliere di Fontenay André Tiraqueau, dove fece la conoscenza del priore e vescovo dell'abbazia benedettina di Maillezais, grazie al quale potrà rientrare nel mondo ecclesiastico.

Proprio a causa della sua accesa personalità, Rabelais venne sospettato di tendenze eretiche, aggravate dal possesso (all'ora proibito) di volumi in lingua greca, che gli furono conseguentemente confiscati. Tuttavia, Francois Rabelais riuscì, grazie alla protezione di cui godeva da parte del vescovo Geoffroy d'Estissac, a salvarsi e passò dall'ordine francescano a quello benedettino.

Da quel momento iniziò ad accompagnare il vescovo nei suoi viaggi di ispezione nei vari conventi francesi, soggiornando in differenti località.

Nonostante tutto, la vita clericale continuò a non soddisfarlo, è così nel 1528 smise i panni di frate.

Si legò ad una vedova, da cui ebbe due figli e, dopo aver cominciato a studiare medicina, decise di iscriversi alla facoltà di Medicina di Montpellier, dove tenne alcune lezioni su alcuni filosofi.

Dal 1532 esercitò la professione di medico e instaurò rapporti con personalità di spicco. Nello stesso anno arrivò la pubblicazione del primo volume della saga che porta il suo nome, quella incentrata sui due bizzarri giganti tratti dal folclore francese, Pantagruel e Gargantua. Francois Rabelais scrisse Pantagruel, nel 1532 firmandosi con lo pseudonimo di Alcofribas Nasier (un anagramma del suo nome e cognome), dichiarando la sua volontà di aver provato a conciliare il pensiero pagano con quello cristiano, dando vita al cosiddetto umanesimo cristiano.

La Sorbona bocciò e provò a bloccare le sue pubblicazioni, non riuscendo a fermare la produzione di Rabelais, che pubblicò anche Gargantua.

L'autore francese riprese i suoi viaggi istituzionali e si recò a Roma presso il papa Clemente VII.

Negli anni seguenti restò a Roma con il suo antico protettore, Geoffroy d'Estissac e ricominciò il suo ritorno nelle grazie papali.

Nel 1540 Francois e Junie, figli illegittimi avuti da Rabelais durante il suo soggiorno parigino, furono legittimati da Paolo III.

Rabelais pubblicò quindi con con il suo vero nome e cognome, il cosiddetto Terzo Libro, nel quale riprese in toto i due precedenti, accorpando e raccontando di entrambi i suoi due eroi, in una saga corale. L'anno dopo si ritirò a Metz.

Nel 1547 Rabelais ritornò a Parigi e pubblicò il Quarto Libro della saga.

Francois Rabelais morì a Pariginel 1553.

Nel 1562 venne pubblicato l'Isle Sonnante, che parrebbe comprendere alcuni capitoli del presunto Quinto libro dell'ex frate. Tuttavia, anche dopo la pubblicazione integrale dell'opera, sono molti i filologi che ne hanno contestato l'autenticità.

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