Il Senato, la Farnesina e la palestra del Duce: ecco l'architettura romana

Si chiama Open House l'iniziativa che, nel fine settimana, offre visite guidate in cento edifici della capitale: dalle accademie dei Parioli alle case rinascimentali di via Giulia, fino al Borromini di Palazzo Spada

Il Senato, la Farnesina e la palestra del Duce: ecco l'architettura romana

C'è Palazzo Madama, la sede del Senato. C'è Villa Farnesina, la residenza che il ricco banchiere senese Agostino Chigi si fece costruire da Peruzzi e affrescare da Raffaello. E c'è la palestra del duce, progettata negli anni trenta da Luigi Moretti. Insomma, ce ne sono cento di questi gioielli architettonici, di ogni gusto e di ogni epoca, e per due giorni saranno aperti e visitabili.
Open House, proprio così si chiama l'iniziativa organizzata dall'ordine degli architetti di Roma e provincia, che propone un «viaggio dall'antichità al terzo millennio», un intinerario attraverso magioni, case, palazzi, ma anche uffici, negozi, studi professionali, case provate recentemente restaurate. Cento edifici degni di nota, spesso dei capolavori, che nel weekend terranno le porte aperte a tutti. A condurre le visite guidate saranno spesso gli stessi architetti che li hanno rimessi a nuovo.
I luoghi da vedere sono stati suddivisi in aree omogenee, percorribili a piedi o in bicicletta. Ad esempio, in centro si può partire da Villa Farnesina, vedere poi una ex stalla di via dei Panieri in Trastevere trasformata in residenza, dare un'occhiata a palazzo Salviati in piazza della Rovere, visitare lo studio-loft Lazzarini Pickering in via delle Mantellate, fermarsi nella chiesa di San Crisogono, ammirare il restauro di una casa rinascimentale di via Giulia, visitare Villa Mariaini, sede dell'istituto svizzero, e concedersi alla fine una vera prelibatezza: una visita guidata di Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato ma soprattutto delle famosa prospettiva del Borromini, il trompe-l'oeil con la finta scala.
In Prati porte aperte degli uffici dell'impresa di costruzioni Ghella, appena restaurati.

Tra Parioli e Flaminio l'elenco prevede il palazzo della Marina sul Lungotevere, lo studio Stern Zanin in piazzale delle Belle Arti, le accademie di Danimarca e d'Egitto, l'istituto giapponese di cultura, la residenza dell'ambasciatore tedesco, la palestra di Mussolini, capolavoro dell'architettura realista. Infine nella zona Testaccio-Ostiense, uffici, loft, e vecchie fabbriche riconvertite, come i magazzini generali.

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