La Sicilia è una melodia se la racconta Abbadessa

Se cercate l'alterego dell'autrice, in questo singolare esordio siciliano di amore, morte e musica a firma Emanuela Abbadessa dal titolo Capo Scirocco (Rizzoli, pagg. 378, euro 16), lo troverete in un uomo. Domenico Russo, per gli amici Mimì, è un seduttore impareggiabile, descritto con divertimento e brio, d'andamento diremmo musicale e tra poco vedremo perché. «... Si era chiesto spesso se in amore l'appagamento non stesse tutto racchiuso nell'attimo in cui il rossore le vinceva. Non era forse quello un momento di ineffabile potere?». Russo trova «irresistibile la deliziosa viltà delle adultere», che punisce con trabocchetti ben oliati di cui vi lasciamo il piacere della scoperta e solo quando si imbatte in «animi deboli, inclini al senso di colpa e convinti di essere sempre in torto», supera se stesso per teatralità crudele e sforna supreme performance che trasformano le sconsiderate in disperate e affrante.
Come viene descritto il comprimario Mimì, così gli altri personaggi focali di Capo Scirocco - il bambino e poi uomo Luigi e la sua fremente e sacrificale pigmalione, la ricca vedova Rita Agnello - sono le ricche variazioni di una partitura, apparentata con la narrativa solo per la tessitura della storia. Perché il romanzo di Abbadessa, musicologa catanese trapiantata a Savona e «scoperta» del responsabile narrativa Rizzoli Michele Rossi, è, di fatto, una sinfonia. Con variazioni e ritorni e movimenti tipici e ben distinguibili. La musicalità è ovunque: nella trama, che vede Luigi Fumini arrivare in Sicilia per nave alla fine dell'Ottocento e scorgere da subito la chiave di volta della sua esistenza, un pianoforte a coda sconvolgente quanto quello dei versi dell'Aguaplano di Paolo Conte e seducente come il Novecento perduto ma nel romanzo ancora da venire. Non sarà Luigi qui a suonare “sull'Oceano”, ma Annuzza, scura e sottile, che lo incanterà, come la sua omonima Bolena, e lo farà struggere per la musica, tanto da aprirgli la bocca al sogno del canto lirico. E avversato come solo accade nel melodramma sarà il loro amore, perché quella «gran femmina» di Donna Rita non cederà le armi tanto facilmente.

Se gli ingredienti di Capo Scirocco sono di passo classico - e così i musicisti che lo punteggiano: Verdi, Chopin, Donizetti, Bellini - non altrettanto lo è il loro svolgimento: inaspettati i moti del cuore e gli eventi che ne derivano, inaspettata la fine, verdiana per poeticità e languore.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica