Se c'è uno scrittore che dice esattamente ciò che pensa, è James Ellroy. Ad esempio, per spiegare all'Economist i motivi della sua discesa in campo online con Shakedown (per ora in inglese, Byliner, pagg. 60, euro 2,68), racconto lungo inedito appena pubblicato solo in ebook, dice: «Da Byliner lavora una cara amica, Amy Lloyd. Mi ha spiegato che il racconto lungo è un genere difficile da farsi pubblicare in modo tradizionale. E io sono un totale analfabeta del computer. Non ne ho mai usato uno. E allora Amy mi ha spiegato che invece loro il racconto lungo me lo pubblicavano eccome, che avrei ricevuto dei diritti di importo significativo in pochi mesi e che qualsiasi lunghezza andava bene. Ed ecco Shakedown, che nel manoscritto è lungo 78 pagine». Tutto qui, alla faccia dei dibattiti infiniti sul perché gli ebook distruggeranno l'editoria.
Dopodiché il problema è nostro: le confessioni di Freddy Otash, l'io narrante di Shakedown, provocano un tale godimento che si vorrebbe durassero molto di più. Otash ci scrive direttamente dal Purgatorio dei pervertiti, cella 2067, nel giugno del 2012, usando Ellory come ghostwriter: «Tutte quelle stronzate religiose che disprezzavo da ragazzino sono vere. C'è il paradiso per i buoni, l'inferno per i malvagi. E c'è il purgatorio per quelli come me, mascalzoni corrosivi che hanno fatto profitti a spese di un sistema malato e causato la catastrofe». E dopo vent'anni di Purgatorio - cibo da volo di seconda classe, niente alcolici, niente allegri intrallazzi, niente donne e soprattutto le sgradevoli visite delle vittime terrestri in cella a qualunque ora - succede che gli «astuti custodi» di Freddy gli propongono un patto: il diario del suo transito mortale contro un posto in paradiso. È senz'altro tempo di confessare.
E siccome il detective Otash è stato uno degli ultimi grandi campioni dello scandalo americano negli anni '50 a Hollywood, inarrestabile invasore di privacy, informatore dei peggiori peccati dei vip per il magazine Confidential, estorsore su intercettazione (le cui vere confessioni potete ascoltare qui: hrc.utexas.edu/multimedia/video/2008/wallace/otash_fred_t.html), il racconto delle sue imprese compiuto da una penna come quella di Ellroy risulta irresistibile. Liz Taylor, Marilyn Monroe, John Wayne e Gary Cooper sono solo alcuni dei nomi su cui Otash vuota il sacco, mentre amori di gruppo e altre licenziose attività spuntano più o meno ad ogni pagina.
Per avere un'idea della spurgata sincerità con cui Ellroy sguazza nelle acque torbide del reportage scandalistico, si possono paragonare queste confessioni a quelle dello scrittore stesso in un altro racconto lungo, I ragazzi del coro (in Scorciatoie per l'inferno, Mondadori). In Shakedown, Otash mitizza la mancanza di scrupoli al punto che non sappiamo se confessare per iscritto i suoi peccati e quelli altrui provocherà la nemesi. Mentre l'autore di Dalia nera e L.A.
Sorpresa Il Purgatorio di un peccatore a 2,68 euro
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