Cultura e Spettacoli

Storia vera degli uomini che vogliono estinguersi

Un saggio di Adriano Scianca su come la nostra identità sessuale stia per essere colonizzata dall'ideologia

Storia vera degli uomini che vogliono estinguersi

«Non ci resta allora che metterci in cammino, uomini e donne, cominciando da quello che è sempre stato l'inizio di ogni fondazione e di ogni distruzione: l'accensione di un fuoco». In epoca di spoiler, raccontare così, brutalmente, un finale può causare uno shock ai più; ma non per Contro l'eroticamente corretto (Bietti, pagg. 274, euro 18) di Adriano Scianca, che può essere letto dall'inizio alla fine, e viceversa. Il fuoco da cui ripartire può incarnare l'inizio, o magari una nuova partenza dopo la fine, tra creazione e distruzione di nicciana memoria. Esattamente dov'è posto l'uomo odierno, non più al centro del sistema. Un livello di lettura palindroma, non solo per l'abilità e la chiarezza di scrittura dell'autore scrittore, giornalista de La Verità e direttore de ilprimatonazionale.it -, ma anche per l'elasticità analitica che si srotola nelle pagine di un saggio coraggioso che punta verso una direzione chiara: la critica alla colonizzazione della nostra identità sessuale da parte del politicamente corretto. Contro l'eroticamente corretto, sottotitolo «Uomini e donne, padri e madri nell'epoca del gender», è la storia vera dell'uomo che vuole estinguere se stesso. Un percorso avventuroso e inquietante. Un libro anticonformista, che si orienta maturamente verso una minuziosa ricerca teorica, che lo pone, tra gli scaffali della libreria, come costruzione filosofica, giornalistica e intellettuale utile a una reazione alle imposizioni dell'egemonia culturale imperante.

Scianca non lascia nulla al caso, e ha la giusta pretesa di affondare nelle fonti, nelle informazioni, e in un pensiero originale più ampio che abbraccia un significato circolare di Occidente, culturale, spirituale e storico, dal mito, alle origini indoeuropee della nostra gente, e di uomo, a livello biologico e sociologico. Una visione che non si limita alla lettura cattolica di famiglia qui intesa oltre l'amore, verso la funzione di formazione culturale e rituale dell'uomo libero, del cittadino - come anche della sessualità, della società e dell'identità, né ad un'elencazione di teoremi sociologici take away; c'è lo sforzo autentico del ragionare sopra le cose per proporre un'alternativa. Partendo da un presupposto a cui l'autore dedica l'apertura delle sue (contro)tesi: l'ideologia gender esiste eccome. E giace nella penombra di una società confusa, asservita al materialismo e malata di Alzheimer; una teoria accuratamente nascosta ai più, negata - a partire da un confronto rifiutato con ogni altra idea contraria, che quindi confermi l'esistenza di una teoria originale -, che spacchetta la più naturale forma umana a partire dalle fondamenta, separando e gestendo a proprio piacimento la connessione tra sesso, genere e orientamento sessuale, e partorendo, da qui, nuove categorie desiderose di diritti e di una coscienza sociale. Dalla bisessualità, alla transessualità; dalla pansessualità, fino all'ecosessualità, ovvero l'attrazione sessuale per la natura. L'elenco sarebbe lunghissimo. Dal ridicolo al reale, dalla fantasia all'istituzione; dalla realtà, alla narrazione, in cui vengono confusi i limiti dell'accettabile, nell'epoca di Vinny Ohh, il ragazzo statunitense che ha speso 50mila dollari per apparire come un alieno, asessuato, neutro.

Pagina dopo pagina, un viaggio nella notte della biologia, nel tramonto del maschio, colpevolizzato, svirilizzato, non più padre e combattente, privato di ogni rito di passaggio che lo identifica da sempre come uomo e come guida, e della donna, non più materna e femminile, natura che contiene la vita, il cui senso si deforma fino all'avvento della Big Mother, teoria a cui Scianca dedica il fulcro del proprio pensiero. Il grande principio di precauzione, di rieducazione che impone la dittatura dell'eroticamente corretto, il quale orienta il dibattito e la società. Il grande abbraccio della madre modernità che annulla ogni distinzione e che conduce al consumismo sfrenato, e a una nuova soffocante moralità. Tra cronaca e filosofia, tra presente e passato, un cammino fisico e metafisico nelle cause dell'autoannullamento umano. Statistiche e testimonianze, riferimenti biologici e teorici. Un'analisi senza filtri, in una lettura che va dal boom della pornografia sul web al capitalismo estremo; dal cinema al consumismo; dal linguaggio che cambia per adattarsi al genere al sesso tra le lenzuola. Contro l'eroticamente corretto è per tutti, per una mamma preoccupata o per un intellettuale; susciterà emozioni diverse ma non potrà lasciare indifferente nessuno.

Specie il popolo del Family Day.

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