Sembra di vivere in una scena de La mummia o di qualche film sull'antico Egitto. Un archeologo inglese sostiene di aver trovato la chiave per svelare uno dei più grandi enigmi dell'epoca egizia, che divide ancora oggi esperti, storici e archeologi. Secondo Nicholas Reeves, studioso della University of Arizona, ci sono le prove che la sepoltura di Nefertiti, regina vissuta nel XIV secolo a.C., si trovi all'interno della celebre tomba di Tutankhamon, riportata alla luce nel 1922 nella Valle dei Re dall'archeologo inglese Howard Carter.
L'affascinante ipotesi, di cui parla diffusamente il Times , è che quest'ultima sia solo l'anticamera del luogo in cui Nefertiti, considerata la madre del giovane faraone e personaggio più illustre rispetto al figlio, sia stata deposta per l'eternità. Molti studiosi hanno parlato del luogo dove è sepolta Nefertiti arrivando a diverse conclusioni. Secondo alcuni colei che è stata definita «Signora di tutte le donne» e «Regina dell'Alto e del Basso Egitto» sarebbe seppellita ad Amarna, la capitale dell'antico Egitto (situata sulla riva est del Nilo) costruita dal marito, il faraone Akhenaten. Per altri Nefertiti sarebbe una delle due mummie ritrovate nel 1898 nella tomba di Amenhotep II... Ma recenti studi sul DNA delle mummie hanno stabilito che la più vecchia è Tiye, la madre di Akhenaten, mentre la seconda è rimasta sconosciuta. Nel 2003 la studiosa dell'Università di York Joann Fletcher ha suggerito che questa seconda mummia potesse essere Nefertiti, ma la teoria non ha trovato molto seguito.
Reeves è arrivato a queste conclusioni grazie alla tecnologia. Dopo aver analizzato alcune scansioni digitali ad alta risoluzione dei muri interni alla tomba di Tutankhamon, ha scoperto due ingressi, che non sarebbero stati violati dall'antichità, e uno di questi porterebbe a una scoperta «straordinaria». Reeves ritiene che la tomba appartenga a Nefertiti perché la collocazione dell'ingresso, sulla destra della camera, è generalmente usata per le regine piuttosto che per i re. Anche le modeste dimensioni della tomba di Tutankhamon, in relazione alla sua importanza, hanno da sempre stimolato le discussioni fra gli archeologi e, ora, Reeves propone che sia stata costruita solo come appendice per nascondere e proteggere un sepolcro già esistente, quello della madre. «Le implicazioni di una tale scoperta sarebbero straordinarie - ha scritto Reeves -, se l'apparenza digitale dovesse trasformarsi in una realtà fisica, ci troveremmo davanti non solo a un nuovo locale con oggetti dell'era di Tutankhamon a ovest; ma a nord, come continuazione della tomba KV62, ci troveremmo davanti a un locale di epoca precedente, cioè alla tomba della stessa Nefertiti, consorte, coreggente ed eventuale ereditiera al trono del faraone Akhenaten».
Il dottor Reeves sostiene che la scoperta di una porta nascosta suggerisce l'ipotesi di una tomba all'interno di un'altra tomba.
Una parete della stanza, decorata con scene religiose antecedenti a quelle delle altre tre mura, e la protezione della stanza suggeriscono che «solo una donna della diciottesima dinastia può aver ricevuto tali onori... Nefertiti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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