Cuneo - Gli ritirano la patente per guida in stato di ebbrezza (secondo quanto si è appreso aveva un tasso alcolemico di 1.80, più di tre volte oltre il limite consentito), e temendo di perdere il suo lavoro di autista si uccide. È accaduto la settimana scorsa in provincia di Cuneo. Il protagonista della vicenda è Gabriele Aimar, di Cartignano (Cuneo), conducente di furgoni portavalori per la Mondialpol, che avrebbe compiuto trent’anni domenica prossima. Il dramma si è verificato poche ore dopo una serata trascorsa in un pub di Roccabruna (Cuneo), a pochi chilometri da casa, insieme a un amico ingegnere. I due, mentre rincasavano, sono stati fermati dalla polizia stradale: entrambi hanno riferito agli agenti di avere bevuto solo della birra, ma dal test è risultato che il tasso di alcool nel sangue di Aimar era di 1.80 a fronte di una soglia limite di 0.50: quindi è scattato il ritiro del documento di guida. Il giovane, nell’impossibilità di tornare al volante, ha chiamato il padre per farsi portare a casa, ma durante il tragitto (erano ormai le quattro del mattino) si è sfogato: "Perderò il posto, e anche se trovo un altro lavoro come farò a muovermi dal paese?". Una volta rincasato è salito al piano di sopra e si è sparato con la pistola di guardia giurata. Il papà lo ha portato subito all’ospedale di Cuneo, dove però è morto qualche ora dopo.
La polizia: "Inimmaginabile" "Siamo sinceramente dispiaciuti per quanto è accaduto. Nessuno lo poteva immaginare". È il commento del commissario capo Franco Fabbri, comandante della sezione di Cuneo della polizia stradale, alla notizia del giovane di Cartignano morto suicida dopo il ritiro della patente. "Il controllo - dice il dirigente - è stato eseguito da una nostra pattuglia durante un normale servizio predisposto tutti i fine settimana sulle strade della provincia. Sulla vettura c’era un secondo passeggero.
Alla verifica entrambi erano oltre il limite consentito, per cui è scattata la misura del ritiro della patente e della denuncia. Non essendoci altra persona in grado di condurre il mezzo, il giovane ha contattato i genitori. Poi, al mattino, abbiamo saputo cosa era accaduto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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