Gli americani li chiamano «cameos». Sono partecipazioni, spesso in amicizia, non retribuite. Un gioco. Prendete «Questione di cuore». Alberto, lo sceneggiatore in crisi creativa, viene visitato in ospedale da attori e registi di nome. Ecco, sorridenti da dietro il vetro per salutare lamico infartuato, Daniele Luchetti, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Stefania Sandrelli, Carlo Verdone. Questultimo, notoriamente ipocondriaco e fissato con le malattie, si produce addirittura in una gag spassosa, raggiungendo linfermo in sala di rianimazione per impartirgli dettagliati consigli medici sulla convalescenza. Succede sempre più spesso nel cinema italiano di commedia. Lanno scorso, anche un po' disposti a prendersi in giro, alcuni dei «Centoautori», tra i quali Scarpelli, lArchibugi, Rulli, Bellocchio, avevano partecipato a «Tutta la vita davanti» di Virzì.
Che forse ricorderete, insieme con Sorrentino, Grimaldi e Placido, nellincipit del «Caimano» di Nanni Moretti. Del resto, la tradizione è gloriosa: in «Ceravamo tanto amati» di Scola a un certo punto comparivano Fellini e Mastroianni nel ruolo di se stessi sul set della «Dolce vita».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.