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Curva piena con sfottò da 15.000 euro

Tanto costa la coreografia milanista. Il leader Capelli: «Ma questa sfida fa soffrire troppo»

nostro inviato a Milanello
Lo spettacolo nello spettacolo, la sfida coreografica tra le due curve, questa volta potrebbe non esserci, vista l’assenza degli ultrà nerazzurri. «Sono veramente dispiaciuto», afferma Giancarlo Capelli, il «Barone» che ha contribuito a creare la leggenda della Curva Sud. «Dispiaciuto e anche triste perché aspettiamo sempre i derby per sfidarci e migliorarci nelle coreografie. I derby sono folclore e allegria, divertimento totale e tali devono continuare a restare. I nostri ragazzi stanno lavorando da mesi, abbiamo preparato uno spettacolo di sfottò nei confronti dei cugini, mantenendo ovviamente il rigoroso segreto su quello che stavamo facendo, ma non so se lo useremo. Io spero proprio di si, perché non si può vanificare il lavoro di tanti, ma devono essere i responsabili della Curva Sud a decidere cosa fare». Ieri sera, fino alle ore piccole, si sono incontrati i boss rossoneri dei tre club storici: Brigate Rossonere, Commandos Tigre e Alternativa Rossonera per valutare il da farsi. E sarebbe davvero spiacevole non vedere il lavoro di quattro mesi per il quale sono stati spesi 15.000 euro, con tanti ultrà impegnati a lavorare di ago, filo e pennelli per confezionare l’ennesimo show della curva che nel passato ha creato autentici «capolavori» come l’urlo di Munch o gli stemmi viscontei di Milano. «Dipendesse da me», continua il Barone, «questa è una partita che toglierei dal campionato perché fa soffrire troppo. E spiace anche che si giochi alle 18, con tanti problemi per chi viene da fuori e aveva preso il biglietto per la sera.

Sarebbe stato preferibile che avessero comunicato l’anticipo con più giorni davanti».

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