nostro inviato a Londra
Secondo polo turistico e assegnazione delle Olimpiadi del 2020. Sono le due sfide della Roma del futuro. Collegate a doppio filo. «Perché se Roma avrà il secondo polo, diventerà anche la più autorevole candidata a ospitare i Giochi», dice Mauro Cutrufo, vicesindaco con delega al Turismo. Che da ieri è a Londra per inaugurare, domani, lo stand della Regione Lazio al World Travel Market, la grande fiera che si tiene al London ExCel. Ma anche per studiare i piani della capitale britannica per le Olimpiadi del 2012. Un confronto - quello tra le più estese capitali europee - che è già avvenuto in campo neutro, a Bruxelles, qualche tempo fa, quando Cutrufo e il suo omologo londinese presentarono, su richiesta, i loro progetti di sviluppo. E che continuerà in questa occasione. «Il secondo polo turistico - dice Cutrufo - è un progetto complesso, che interessa soprattutto la rete delle infrastrutture, dal raddoppio del collegamento ferroviario Roma-Fiumicino al nuovo binario per Termini e per il parco a tema che sorgerà nella zona Sud-Ovest della città, il tutto collegato poi al Waterfront di Ostia». Interventi importanti, che non dovrebbero avere ostacoli finanziari («si ripagheranno automaticamente con il flusso turistico. E poi molte opere saranno realizzate in project financing»), ma che rischiano di pagar pegno alla burocrazia e alla proverbiale lentezza della giustizia civile italiana: «Se non ti ferma il consiglio regionale - dice Cutrufo - ti ferma quello provinciale. Sempre che il concorrente dellazienda che vince lappalto non fa ricorso al Tar, e allora fino al Consiglio di Stato è tutto fermo». Cutrufo ricorda il caso della Marina di Fiumicino, che dovebbe essere il più grande polo nautico dEuropa: dai primi passi mossi nel 1973 non si è ancora giunti al traguardo.
Naturalmente tutto sarebbe più facile se Roma avesse in poppa il vento amico del resto del Paese. «Ma Roma - si rammarica il vicesindaco - non è nemmeno iscritta al Nast 2, lelenco delle regioni europee che accedono ai fondi comunitari, contrariamente alle altre grandi capitali europee come Berlino, Madrid e Londra. Quando abbiamo lanciato lipotesi, altre regioni italiane hanno temuto che si sarebbero sottratti fondi a loro e lidea è stata per il momento accantonata. Ma la capitale potrebbe avere accesso a fondi che spesso restano inutilizzati a Bruxelles, e non li toglierebbe certo alla Lombardia o alla Sicilia. Su questo anche allinterno del Pdl cè bisogno di maggiore compattezza».
Cutrufo ha poi avuto il suo battesimo londinese presentando ieri, nel corso di un affollato appuntamento allIstituto italiano di cultura in Belgrave Square, le iniziative della capitale per il rilancio del turismo. Il vicesindaco e il padrone di casa, il direttore dellistituto Carlo Presenti, alla presenza tra gli altri dellambasciatore italiano nel Regno Unito Giancarlo Aragona, hanno mostrato agli invitati e alla stampa locale laffascinante film promozionale sulla Città eterna girato da Franco Zeffirelli e interpretato da Monica Bellucci e Andrea Bocelli e poi una breve clip illustrativa del progetto del secondo polo turistico e hanno offerto un aperitivo con prodotti tipici romani e laziali. Il vicesindaco non è stato lunico ambasciatore della Capitale.
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