da Bologna
Non ha fatto in tempo a scendere in campo con il centrosinistra che già lex procuratore di Milano Gerardo DAmbrosio sferra il primo attacco al premier. «Berlusconi - ha detto ieri - è un pericolo per la democrazia. La riforma costituzionale rafforza enormemente i poteri del premier. Siamo in pericolo di dittatura? Le cose non ritornano mai alla stessa maniera, ma il governo ha una maggioranza talmente schiacciante che può incedere troppo». Nella sua «requisitoria», DAmbrosio accusa Berlusconi per «un attacco alla magistratura che va avanti dal 1994». Lex magistrato ha poi affermato che il premier «prese in Forza Italia un componente del Pool mani pulite - ha detto riferendosi a Tiziana Parenti - e lo portò in Parlamento dopo averlo usato in campagna elettorale dicendo che si era fatta un'indagine a senso unico». In risposta a D'Ambrosio è intervenuto il coordinatore di Forza Italia, Sandro Bondi: «Il dottor D'Ambrosio ha preso parte nel '94 a un attentato contro la Costituzione. Ora mette la firma a un progetto politico antidemocratico che si propone di agire anche per il futuro».
Intanto unaltra toga è pronta a scendere in campo.
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