«D’ora in poi i proprietari dovranno impedire gli abusi»

«Adesso basta però, non sono disposto a far spendere soldi della comunità solo per colpa del comportamento “allegro” di alcune società immobiliari, che d’ora in poi dovranno impedire altre situazioni irregolari». Paolo Scarpis, carattere ruvido e poco incline alla mediazione non le manda certo a dire. Accusa apertamente di gestione allegra alcune «Non tutte sia ben chiaro» immobiliari proprietarie della maggior parte dei 194 alloggi di via Cavezzali 11, uno stabile diventato un covo di delinquenti che rendevano la vita impossibile agli altri inquilini e un po’ a tutti i residenti del quartiere. Fino a quando una guardia giurata uccise una marocchino durante un lite, facendo emergere una situazione di degrado. Degrado causato dalle disinvolte società che affittavano in nero un posto letto a 700 euro al mese. «Assoldando veri e propri picchiatori per mantenere una parvenza d’ordine» aggiunge Scarpis. Come appunto il vigilante pistolero. «Purtroppo non era facile intervenire, bisognava trovare gli strumenti giuridici. Così abbiamo convocato tutti le società proprietarie e le abbiamo convinte a sporgere denuncia. Con cui abbiamo potuto intervenire.

Ma impegnando 300 agenti, personale della polizia locale, medici e infermieri del 118. Non credo sia giusto che la collettività spenda tutti questi soldi quindi sia ben chiaro, ora le immobiliari righino dritto e impediscano altri abusi».

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