Alla scoperta di alcune chicche del Novecento (e oltre), passando per il galà della frande formazione: stasera agli Arcimboldi, infatti, da non perdere la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Charles Dutoit con Salvatore Accardo (in programma «Le ebridi» di Mendelssohn, «Le mer» di Debussy e «Le valse, poème chorègraphique» di Ravel. Finale con il pop-rock targata Warhols.
Undicesimo giorno di MiTo, programma per accontentare diverse orecchie. Si può iniziare la maratona alle 17, nel Museo Diocesano (sala dellArciconfraternita), dove ci sarà laccoppiata violoncello-pianoforte di Francesco Dillon ed Emanuele Torquati, entrambi sui trentanni. Tra le proposte la «Sonata per violoncello e pianoforte» di Alexander von Zemlinsky, data per dispersa fino al 2000. Il suo autore, nonostante sia considerato erede ideale di Mahler e amico di Schoenberg, è tuttora poco conosciuto: è stato sdoganato solo negli anni Sessanta. Segue «Melanconia I», che Salvatore Sciarrino scrisse prima di ritirarsi a Città di Castello, «Tre piccoli pezzi per violoncello e pianoforte op.11» di Webern (certamente infuenzato dalla dodecafonia) e la «Sonata in fa maggiore op.99» di Brahms; questultima tra le cose più belle del romantico: la cantabilità emerge fin dai registri più gravi del violoncello.
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