Dai film con la Fenech a capo dei Nar

Giuseppe Valerio Fioravanti nasce a Rovereto nel 1958. Cresciuto a Roma, dopo una breve carriera di attore (Grazie nonna con Edwige Fenech) diventa capo del gruppo terroristico neofascista Nuclei armati rivoluzionari. Riconosciuto colpevole dell’omicidio di 93 persone (tra cui le 85 della strage di Bologna) dopo 18 anni di prigione è ora in regime di semilibertà a Rebibbia. Questo l’iter giudiziario della strage.
Gli arresti. Il 26 agosto 1980 la Procura di Bologna emette 28 ordini di cattura contro militanti di estrema destra dei Nar. Tra questi, Roberto Fiore, Francesca Mambro e Giusva Fioravanti.
Le condanne. In primo grado, nel 1988, sono condannati per depistaggio Licio Gelli e gli alti ufficiali del Sismi Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte, oltre al consulente del Sismi Francesco Pazienza.
Le assoluzioni. Nel 1990, in appello vengono tutti assolti dall'accusa di strage.
La Cassazione. Nel 1992 la Cassazione annulla la sentenza e inizia il secondo processo d'appello che conferma la sentenza di primo grado.
La sentenza definitiva.

Il 23 novembre 1995 la Cassazione ribadisce le condanne: ergastolo, quali esecutori materiali della strage, per Giusva Fioravanti e Francesca Mambro. Condanne per depistaggio anche per Licio Gelli, Francesco Pazienza, Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte.

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