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Dai «ponti» alle sigarette, ecco cosa cambia

Lotta all’evasione fiscale, stretta sui dipendenti pubblici, tagli alla Casta, prelievo una tantum e un primo anticipo della riforma della previdenza e del lavoro. Statali: sarà più facile spostare un dipendente pubblico se l’amministrazione ha un’esigenza in questa direzione. Stop agli scatti di carriera alla vigilia della pensione, Tfr congelato in caso di uscita anticipata fino a 4 anni e finestre di uscita da lavoro estese anche alla scuola. Lavoro e previdenza: arriva il reato di caporalato, chi sfrutta i lavoratori rischia 8 anni di carcere. Stretta sui tirocini e disincentivi ai contratti atipici, sarà più facile licenziare grazie alle deroghe sui contratti aziendali ma non saranno toccati salari e maternità. Pronta la riforma delle professioni, via libera alla privatizzazione di ex municipalizzate e partecipazioni statali. Addio mini enti, chiuderanno tutti quelli che hanno meno di 70 addetti. A rischio anche la storica Accademia della Crusca. Armonizzata anche agli autonomi la norma già in vigore nel settore pubblico e per i pensionati (5% sui 90mila euro, 10% oltre i 150mila). Addizionale Ires del 4% sulle società energetiche con ricavi sopra i 10 milioni.

Nuove lotterie e rincaro dell’accisa sui tabacchi daranno 1,5 miliardi di euro.

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