Dai vescovi arriva il via libera alla sanatoria di Giovanardi

«Sì» a una sanatoria per colf e badanti «perché c’è da sanare una situazione che va avanti da tanto tempo». Monsignor Domenico Sigalini, segretario della commissione per le Migrazioni della Conferenza episcopale italiana, ha dichiarato di essere favorevole a un provvedimento di regolarizzazione per gli immigrati irregolari che prestano assistenza in Italia.
Si tratta di un sostanziale via libera alla proposta avanzata dal sottosegretario Carlo Giovanardi e criticata dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. «Bisognerà operare tante sanatorie, con cautela, riconoscendo a queste persone dignità e apprezzamento per il loro lavoro», ha aggiunto.
La posizione assunta dalla Chiesa rischia però di rendere più spigolosi i contrasti che si sono aperti nella maggioranza tra l’ala sociale del Pdl e la Lega sull’interpretazione delle nuove norme del pacchetto sicurezza, in particolare sul reato di immigrazione clandestina. Ecco perché il vicecapogruppo Pdl alla Camera, Italo Bocchino, ha spiegato al Giornale che si «cercherà di intervenire sul decreto flussi previsto dalla legge Bossi-Fini in modo da non alterare l’orientamento intrapreso in materia di sicurezza».
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha precisato che le polemiche sono «strumentali» perché «le norme penali non si applicano mai in modo retroattivo» e inoltre la legge sulla sicurezza era necessaria in quanto «per circa vent’anni abbiamo subito invece di programmare i flussi migratori» e poi si consente agli italiani «di svolgere prioritariamente questi lavori che ora, a causa della crisi, molti vogliono accettare». Insomma, secondo il ministro, sarà sufficiente «selezionare» le domande.
Questi distinguo non appaiono sufficienti né per il ministro delle Politiche europee Andrea Ronchi («L’Ue non vieta l’adozione di misure di regolarizzazione») né per il ministro della Difesa Ignazio La Russa che auspica una direttiva dell’Interno. Ipotesi confutate dal leghista Sandro Mazzatorta: «Il patto europeo sull’immigrazione consente regolarizzazioni caso per caso e solo per motivi umanitari o economici che non sussistono in questi casi». Quattro deputati del Pdl (Granata, Mussolini, Perina e Barbieri) stanno infine valutando la presentazione di un pdl. «Sceglieremo il percorso migliore per capire quante e quali sono le domande, elaborare un testo e forse inserirlo nel prossimo decreto. Non ci possiamo appiattire sulle posizioni della Lega».
Se a questo si aggiunge che pure il segretario dell’Udc Cesa ha fatto appello a Berlusconi per la regolarizzazione, si comprende perché Giovanardi possa parlare di «consenso unanime» sulla proposta. E si comprende anche perché Rosy Bindi (Pd) parli di «maggioranza in tilt».

Per i democratici è un’opportunità di lucrare sull’opposizione frontale al pacchetto sicurezza. «Una messa a punto del programma di coalizione sarebbe utile», ha osservato criticamente il repubblicano del Pdl Nucara. Nessuno ha smentito.

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