Dall’Imu alla Gronda, la Lega smaschera le «balle» di Doria

«Qui è l’ora di smetterla di prendersi in giro: c’è chi va in giro in campagna elettorale a dire che anziché fare la Gronda vuole usare quei soldi per realizzare asili e assistenza ai deboli. Qui tra un po’ Genova perderà del tutto quei soldi che verranno spostati su un’altra opera e perderemo l’ennesimo treno». Edoardo Rixi, candidato sindaco della Lega, e il senatore Roberto Castelli vanno giù duro sul tema delle infrastrutture e del futuro di Genova. Hanno appena finito un giro in città. Hanno anche fatto un salto in piazza delle Erbe dove tre sere fa Rixi era stato aggredito da un gruppo di squadristi rossi appartenenti ai centri sociali. Un tema che solo apparentemente non c’entra nulla con la Gronda o con il Terzo Valico. Perché gli uomini del Carroccio li citano uno dopo l’altro per dimostrare quale sia stato il livello della campagna elettorale. Botte, insulti e aggressioni con la «benedizione» silenziosa del candidato della sinistra. E poi favolette raccontate ai genovesi, nella speranza che ci caschino ancora una volta. Come quella delle opere pubbliche. «Non si può far credere che la Società Autostrade, se non realizzerà la Gronda, donerà i soldi per sostenere il welfare - sbotta Castelli, ex viceministro delle infrastrutture -. Così come è l’ora di smetterla di dire no a tutto. Il porto di Amsterdam ha 100 chilometri di banchine, sta realizzando due isole artificiali per farne altre. Qui invece siamo contro a tutto, però vogliamo gli stipendi e il benessere a livello dei grandi Paesi europei».
Rixi incassa ovviamente un plauso sulla sua battaglia per il federalismo portuale. Per far restare in casa una quota dell’extragettito fiscale che producono le banchine. Ma poi punta forte sulla prima casa e sulla ribellione all’Imu. «Questo voto deve essere un chiaro segnale al governo Monti. Il suo fallimento è ora sotto gli occhi di tutti, sebbene alcuni giornali compiacenti stiano tentando di nasconderlo - tuona Castelli -. Il golpe silenzioso di Monti, anzi di Napolitano che ha esautorato e sostituito un governo legittimamente eletto, ormai è palese. Il Pd sostiene l’esecutivo perché gli ha permesso di ritrovare un po’ di potere. Nel Pdl c’è sempre più disagio nella base parlamentare. Berlusconi che ha vinto le elezioni abolendo l’Ici ora non sa come fare a sostenere l’Imu che è pure peggio. Per questo siamo rimasti gli unici a combattere una battaglia che adesso si sta dimostrando corretta».
A Genova molti candidati stanno inseguendo la battaglia anti Imu. La Lega vanta la primogenitura. «Pisapia non può che essere considerato di sinistra, eppure dice la stessa cosa», sottolinea Castelli. E Rixi, da aspirante sindaco, traccia la strada che potrà seguire il Comune contro Monti: «Intanto dovremo fare un’azione forte con e insieme all’Anci - spiega -. Poi c’è da aumentare al massimo gli sgravi sulla prima casa.

È un bene da salvaguardare. Se chi perde il lavoro si vede anche portare via la propria abitazione, è davvero finito. E tra le prime cose che farò appena arrivato a Tursi ci sarà la rescissione del contratto con Equitalia».

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