Dall'Accademia alla Galleria ... con "Bonus"

Dall'Accademia alla Galleria ... con "Bonus"
00:00 00:00

Il famoso collegamento scuola-lavoro? Parlando da docente posso dire che in università ci diamo a fare. Ci sono open day dove si invitano le industrie, incontri laureandi-imprenditori, versioni dei corsi di laurea che comprendono tesi in azienda, e tanto altro ancora. Le cose funzionano bene per le lauree scientifiche, dove le abilità e il know-how desiderati dalle imprese e offerti dai bravi studenti sono ben chiari. Ma se uno studia arte?

Sto parlando di chi si diploma in un'Accademia di belle arti. Come colleghi un bravo pittore a... cosa? Ai collezionisti? Ai committenti? Ai mecenati? In realtà il suo referente primario dovrebbero essere le gallerie. Per quanto la collaborazione con una galleria sia guardata con scetticismo dagli artisti più inesperti, per via dell'ovvio prelievo di una percentuale dal prezzo di vendita delle opere, le gallerie di qualità, quelle che lavorano bene, sostengono i propri artisti: organizzano mostre, finanziano cataloghi, fanno da tramite con i collezionisti, promuovono l'artista presso musei e fondazioni, in casi estremi lo proteggono nelle aste, insomma lo fanno crescere investendoci denaro e creandogli un mercato, una reputazione, una stabilità. Ma le iniziative che facilitano il collegamento tra gli studenti delle accademie e le gallerie sono pochissime: forse "Extra ordinario", la mostra/workshop dell'Atelier F dell'Aba Venezia (la sesta edizione ha aperto il 10 ottobre), o forse iniziative raffinate come "Stile Libero", la mostra diffusa organizzata da Giovanni Frangi con i suoi studenti di Brera (a Magnano, zona Biella, appena chiusa). Ma in realtà anche queste sono solo collettive, open studio, insomma occasioni che danno visibilità agli studenti, senza però un filo diretto con le gallerie.

È allora una novità positiva l'idea della Galleria Giovanni Bonelli, che capovolge la prospettiva. Bonelli, vicepresidente dell'Associazione Nazionale delle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, sta proponendo a una serie di docenti delle accademie italiane di scegliere un artista tra i propri studenti, offrendo loro una personale in un nuovo spazio. Si tratta di Bonus, in via Farini 35, a due passi dalla sede milanese della Galleria Bonelli di via Porro Lambertenghi. Il complesso di via Farini 35 è un luogo storico per le residenze d'artista a Milano e Bonelli ne ha affittato un segmento. Da inizio ottobre e fino all'8 novembre la prima personale: Sulla Luce di Andrea Loi, con scelta dell'artista e curatela di Massimo Kaufmann, storico docente di Brera. Quelle di Sulla Luce sono opere misteriose e sottilmente inquietanti, con un volto ieratico e iconico che, immerso nel buio, fissa lo spettatore illuminato solo da una flebile luce notturna. Belle e preziose.

Nel 2026 Bonelli affiderà il compito di scelta e curatela di Bonus a docenti dell'Accademia Albertina di Torino e delle Aba di Venezia, Palermo e Urbino, avvicinando così una manciata di giovani artisti al fitto sistema milanese di collezionisti e investitori. Insomma, al mondo del lavoro.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica