(...) dell'operazione garantita, che non ha deluso nessuno, malgrado l'impresa non fosse delle più semplici, e mai fino ad ora sperimentata. Un'impresa dunque, anche per le pale e i rotori potenti del grande elicottero russo da trasporto «Mi26T» che si è assunto la responsabilità di far decollare in volo, da Ginevra a Genova, l'imbarcazione lunga 32 metri e larga 25; mentre il gigantesco albero da 52 metri viaggiava trasportato da un SuperPuma. Lo scafo appeso all'elicottero è partito da Le Bouveret, sul lago Lemano, dove «Alinghi 5» è stata varata, ha attraversato il San Bernardo a quota 2473 metri di altezza, e passate le Alpi ha sostato a Biella. Lo sforzo e la bassa velocità ha obbligato il veicolo a un nuovo rifornimento, e dopo una pausa di tre quarti d'ora è ripartito. Viaggiando su Casale Monferrato, Alessandria, Acqui Terme, Ovada, il Turchino, Arenzano e Voltri il trasporto eccezionale ha finalmente «agganciato» il mare genovese, dove alcuni gommoni lo hanno trascinato al cantiere Amico, tra lo Yacht Club e Fiera del Mare, per le opere di riassemblaggio. Dal 15 agosto fino a metà settembre, Genova diventerà infatti la sede ufficiale di allenamento del detentore della Coppa America di Vela, così come deciso dal capo del team, Ernesto Bertarelli. Le fonti chiariscono che il capoluogo ligure è stato scelto: «come località per l'appoggio ricevuto da Carlo Croce, presidente dello Yacht Club Italiano, per la vicinanza geografica alla Svizzera, e per le condizioni meteomarine, considerate ottimali nel periodo estivo». Il cantiere «Amico» diventerà così il quartier generale in questo mese, e i genovesi potranno bearsi degli allenamenti, di quest'ultimo gioiello, nato dalla ricerca estrema e campione anche di tecnologia: i generatori che alimentano i circuiti idraulici sono infatti di ultimissima generazione. Il team svizzero, che ha scelto il mare della Lanterna, sosterrà così, una parte della preparazione alla trentatreesima America's Cup di Vela, in programma a Ras al-Khaimah negli Emirati Arabi, a partire dall'8 febbraio. E c'è, chiaramente soddisfazione nei cantieri «Amico», sede delle operazioni di preparazione.
«Loro avranno a disposizione una serie di infrastrutture, servizi e assistenza tecnica - ha spiegato Alberto Amico proprietario del cantiere -. Le infrastrutture sono dei specchi di ormeggi sia per la barca, che per i tender; a terra potrà essere utilizzato uno spazio dove tirare in secco questa grande imbarcazione per le loro operazioni tecniche di allestimento e manutenzione. Ci saranno inoltre, capannoni e laboratori dove potranno essere svolte elaborazioni tecniche. Noi metteremo a disposizione personale qualificato in assistenza della logistica loro del campo; circa dieci uomini». Ed è sempre Alberto Amico a spiegare come è iniziata questa importante collaborazione: «È nata da un rapporto di amicizia che abbiamo con alcuni componenti del team che provengono dal mondo velico genovese, i quali hanno fatto richiesta, se era possibile dare collaborazione. E in una mezz'ora abbiamo definito con estrema semplicità il da farsi, dando concretezza nel mese di luglio all'iniziativa. Ritengo - ha aggiunto ancora Amico - che si tratta di una grossa opportunità per Genova, ma anche per noi, perché rappresenta anche il nostro mondo.
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