Dalle boutique di moda ai negozi di quartiere: ottomila aperti in agosto

Unione del commercio. Ai commercianti "virtuosi" incentivi dal Comune. Potranno essere utilizzati per ristrutturare i locali

Milano aperta ad agosto non è più un sogno. Vetrine illuminate e serrande alzate non saranno più un miraggio da canicola e da fumi che salgono dall’asfalto. Tutt’altro: la capitale del lavoro prova per la prima volta a fare gli «straordinari» e ad allinearsi alle grandi capitali europee. Saranno circa 8mila, infatti, i negozi, dal centro alla periferia, che rimarranno aperti almeno due settimane consecutive ad agosto. Merito della crisi, che non permette ai commercianti di godersi le ferie? O della delibera firmata dall’assessore alle Attività produttive del Comune, Giovanni Terzi, approvata in giunta lo scorso venerdì, che prevede fondi per chi ristrutturerà il negozio in estate. Non solo, anche nel cuore di Milano, nel Quadrilatero della Moda, il 50% delle boutique ha dato la propria adesione: tutti con le porte spalancate per accogliere turisti, stranieri e acquirenti. Più che si può.
I fondi saranno ripartiti a seconda della collocazione dei negozi: quelli in periferia, ovvero all’esterno della cerchia della 90-91, riceveranno 5mila euro in totale, di cui 2500 a fondo perduto e 2500 da restituire al Comune nei 24 mesi successivi. Il contributo sarà erogato anche per interventi programmati nei 12 mesi seguenti la richiesta. I negozi del centro, invece, riceveranno, a patto sempre di rimanere aperti almeno due settimane ad agosto, mille euro per le spese di manutenzione.
Se i commercianti confermeranno le adesioni avanzate in questi giorni sarà una bella vittoria per Palazzo Marino: si passerà dai 5000 esercizi commerciali attivi solo 4 giorni lo scorso agosto (per poter essere inseriti nella guida pubblicata dal Comune era necessario rimanere aperti almeno 4 giorni su tutto il mese) agli 8000, oltre alle boutique di Montenapo, in servizio per 15 giorni. Positivo l’esito delle due riunioni di ieri, cui ha partecipato anche il sindaco Moratti: la prima con Unione del commercio, la seconda con la Camera della Moda. Tutti soddisfatti per questa prima fase di lavoro. «Spero veramente di ottenere il risultato auspicato: rendere più movimentata e vivibile la città - il commento dell’assessore Terzi -. Il Comune si è anche impegnato a organizzare degli eventi, insieme alle associazioni di via». Già in calendario il grande Carnevale latinoamericano che attraverserà con mille suoni e colori le vie di Milano a Ferragosto e il convegno mondiale dei bibliotecari, dal 23 al 27 agosto, che riunirà ben 5mila delegati da tutto il globo.
«È la prima volta che il Comune fa qualcosa di serio per favorire le aperture estive - osserva Giorgio Montingelli, delegato al territorio dell’Unione del commercio - siamo molto ottimisti. Le feste di via? Sì, ne abbiamo parlato, servirebbero anche a promuovere grandi vie commerciali in periferia meno conosciute, come il Giambellino, piazzale Selinunte, via Dolci, piazza Prealpi, via Lorenteggio, Casoretto, viale Maino, via De Martino».


Soddisfatto anche Mario Boselli, presidente della Camera della Moda: «Stiamo lavorando con il Comune e tutte le boutique del Quadrilatero, che hanno messo sul piatto le criticità della zona: serrande abbassate per bar e ristoranti e minor sicurezza quando le strade sono vuote. Ecco allora allo studio una serie di chioschi, che distribuiranno dall’acqua allo champagne, reading e concerti». Ad agosto la musica cambia...

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