Dalle comitive agli sposini Per salire sul bus c’è la coda

Stranieri soddisfatti: «Si scopre anche la storia del risotto»

In giro per le strade del centro comodamente seduti sulla «terrazza» di CitySightseeing, il pullman rosso di Zani viaggi, ascoltando l’audioguida che spiega i segreti della città. I turisti sono entusiasti del servizio e ignorano i recenti dibattiti sulla sicurezza dei bus a due piani, fanno addirittura la coda in piazza del Duomo per salire sui pittoreschi mezzi.
Con 15 euro si può visitare la città e usufruire dell’audioguida dettagliatissima che in otto lingue spiega storia, luoghi e curiosità meneghine. Due linee, la A e la B, con due itinerari distinti, una effettua il giro del centro storico, l’altra arriva fino alla Stazione centrale, Triennale, Repubblica e Garibaldi con la possibilità di scendere a ogni fermata, visitare la zona prescelta e poi riprendere il tour. «Ho ascoltato con attenzione la storia delle principali vie di Milano - afferma soddisfatta Arty, finlandese che vive a Turcu - e poi quella del risotto alla milanese. Peccato però che il pullman non si fermi nei pressi del Cenacolo».
Famiglie, gruppi di ragazzi, coppie di sposini in viaggio di nozze, Milano è una tappa obbligatoria per tutti coloro che visitano l’Italia per la prima volta, e il bus rosso è il loro valido alleato. «Ci fermiamo qui per quattro giorni - spiega John Cassidy, irlandese in vacanza con la moglie - poi ci sposteremo verso Roma. Ultima tappa Firenze, per un totale di dieci giorni di fuoco!». Eh sì, proprio di fuoco, visto il caldo che ha accompagnato i turisti in queste settimane. Ma loro, cappellino in testa, bermuda e guida turistica alla mano, non si lasciano certo spaventare dal solleone, e alla domanda «Ti piace Milano?» rispondono tutti - o quasi -: «Oh yes, it’s wonderful!». Anche Jonas, 33 anni, di Birmingham, che ci tiene a sottolineare il suo amore per la metropoli: «È stato un colpo di fulmine. Sono venuto qui per la prima volta due settimane fa con alcuni amici, e ci siamo rimasti per pochissimo tempo, un giorno scarso. Nelle due settimane con loro ho visitato mezza Europa ma il ricordo di Milano mi ha accompagnato fino al ritorno in patria. Una volta a casa ho sentito la necessità di tornare nella vostra città, così sono ripartito». Ogni turista una fermata diversa, c’è chi va pazzo per la cultura, altri che invece affrontano interminabili viaggi solo per fare un po’ di shopping nelle vie del centro. «Via Montinapollìoni - sorride Susy, americana del North Carolina - adoro la zona del quadrilatero della moda! Vengo a Milano periodicamente perché qui ci sono alcuni miei parenti, e ogni volta spendo un capitale in abiti e scarpe griffate. Versace, Fendi, Dolce e Gabbana, non fa differenza l’importante è portare a casa un capo made in Italy».
Tante lodi, ma anche qualche lamentela: «Sono delusa - afferma una turista belga - mi aspettavo una città più ricca di cultura.

Per non parlare dei negozi, la maggior parte sono chiusi per ferie. Spero che nella capitale le cose vadano meglio». Il Duomo, il Cenacolo di Leonardo e il Castello sforzesco, sono queste le mete più ambite, i luoghi più frequentati e apprezzati.

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