Roma - Prima ci fu "l'editto bulgaro," poi Biagi venne allontanato dalla Rai, ma quest'anno sono arrivate parole di apprezzamento: Silvio Berlusconi dopo averlo messo nella lista di quanti facevano un "uso criminoso" della televisione pubblica ha avuto da politico e da uomo di televisione, parole di apprezzamento per Enzo Biagi dopo aver visto alla prima puntata di Rotocalco Televisivo. "Ho assistito alla prima delle due puntate e l'ho trovata veramente avvincente. Complimenti al dottor Biagi per questa nuova trasmissione!", disse il 24 aprile Silvio Berlusconi.
L'ex premier ricordò nella stessa occasione di "non aver mai detto che non dovesse entrare in Rai, ma che non doveva partecipare a trasmissioni faziose". Non non ho mai detto - precisò- che Biagi e gli altri non dovessero continuare in Rai. Ho detto che non avrebbero dovuto utilizzare il servizio pubblico per trasmissioni di parte. Magari calcando la mano dicendo che non bisogna fare un uso criminoso delle tv...". Comunque, proseguì, "se il servizio pubblico, la televisione in generale, vengono usati in questo modo, lunga vita e lunga permanenza al dottor Biagi sulle reti pubbliche". "Se vengono invece usate nel vecchio modo come parte della lotta politica", concluse, "allora credo che questo non possa essere accettato, perché il servizio pubblico viene pagato da tutti noi".
Le ultime apparizioni in Tv La performance di Roberto Benigni a Il Fatto nel 2001, in piena campagna elettorale; le diverse partecipazioni a Che tempo che fa di Fabio Fazio su Raitre e finalmente il ritorno in onda sulla stessa rete, il 22 aprile di quest'anno, con il suo programma Rt - Rotocalco televisivo, per il quale si era già parlato di una seconda edizione. Sono le ultime apparizioni televisive di Enzo Biagi in questi anni.
10 maggio 2001 - Benigni interviene a Il Fatto. "Non voglio parlare di politica", premette. "Sono qui per parlare di Berlusconi. Accadono cose spettacolari, inaudite: il Papa che è entrato per la prima volta in una moschea, bambini geneticamente modificati, Berlusconi probabile presidente del consiglio. Stravolgimenti che fanno un po' pensare...". E ancora: "Il contratto di Berlusconi con gli italiani? Ormai è un cult. Quella cassetta lì l' ho registrata proprio. L' ho messa tra Totò e Peppino, e Walter Chiari e Sarchiapone". L'intervista scatena polemiche e proteste dal centrodestra, che sfoceranno il 18 aprile 2002 nell"editto bulgarò di Berlusconi. La sera stessa, Biagi replica nel corso de Il Fatto: "Questa potrebbe essere l'ultima puntata del Fatto dopo 814 trasmissioni, ma non tocca a lei, Berlusconi, licenziarmi". Il Fatto chiuderà a fine stagione.
2004-2007 - Il ritorno sul piccolo schermo avviene con le partecipazioni a Che tempo che fa. La prima volta è ospite di Fabio Fazio il 3 ottobre 2004 e torna sull'intervista a Benigni: "La rifarei domattina. Noi facciamo i giornalisti, facciamo delle domande ma non possiamo suggerire delle risposte". Biagi è ancora da Fazio il 7 novembre, per parlare delle elezioni americane, e il 22 maggio 2005, quando ribadisce: "Farei da capo tutto quello che ho fatto. Nel nostro mestiere ci sono degli uomini buoni per tutte le stagioni, quelli che hanno il senso del tempo; io non ce l'ho. Io sono di una generazione che ha pagato dei conti che non erano i suoi". Nel 2006, Biagi è ospite di Fazio il 23 aprile e poi il 10 dicembre quando, accolto da una standing ovation, annuncia l'imminente ritorno in tv, proprio sulla rete di Paolo Ruffini: "Più che un'ipotesi - dice - è una probabilità". Il tempo di chiudere il collegamento e in trasmissione arriva la telefonata del direttore generale Claudio Cappon: "L'accordo con Biagi - conferma il dg - è stato raggiunto. Domani personalmente firmo il contratto e mercoledì lo presenterò al consiglio. Quindi da domani Biagi è di nuovo in Rai".
22 aprile 2007 - Per Biagi è l'ora del ritorno con RT. Prima però va ancora da Fazio e parla del suo programma: "Guarderò lo share, ma soprattutto mi preoccupo di cercare di dire una verità in più di quelle che si dicono e questo esaurisce la mia parte".
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