Un concorso per «cambiare rotta» ai contenuti degli striscioni che addobbano le curve degli stadi. Puntando sulla promozione dello sport «pulito» e della tolleranza. Questa lidea fondante di «Saranno tifosi», concorso organizzato dalla Regione in collaborazione con le società sportive di Roma e Lazio. Potranno parteciparvi gli alunni delle scuole medie della capitale e di tutta la provincia. I ragazzi dovranno realizzare, entro il 31 marzo, striscioni i cui messaggi siano collegati ai temi dello spirito sportivo, del rifiuto del doping e antirazzisti. Il premio per i migliori quattro lavori è quello che ci si aspetta per uno striscione: essere esposto allo stadio durante un incontro di calcio di serie A. Giù definite le partite-vetrina, due in biancoceleste e due giallorosse: Lazio-Siena del 13 aprile, Roma-Torino del 27 aprile, Lazio-Palermo del 4 maggio e Roma-Atalanta dell11 maggio. E agli autori verrà data la possibilità di incontrare i giocatori delle due squadre nei centri di allenamento di Trigoria e Formello.
«Per salvare il calcio è necessario costruire una barriera contro la violenza, il doping e il razzismo - ha spiegato presentando liniziativa di fronte ai ragazzi di sette scuole il presidente della Regione, Piero Marrazzo - perché uno striscione realizzato da giovani tifosi può essere la testimonianza di un modo diverso di vivere una partita». Insieme con Marrazzo, cerano anche lamministratore delegato della Roma, Rosella Sensi, e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, oltre ai giocatori Mancini, Siviglia e Zauri che hanno risposto alle domande degli studenti.
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