Dalmata in agonia per ore: ma l’ambulanza non arriva

Nessuna traccia dell’unità mobile veterinaria regalata da Totti al Comune

Dalmata in agonia per ore: ma l’ambulanza non arriva

Stefano Vladovich

Abbandonato dalle istituzioni per 20 ore. Ferito gravemente, si trascina sulla massicciata della Roma-Lido ma nessuno interviene. Compresa la nuova ambulanza per animali donata da Francesco e Ilary Totti una settimana fa al canile della Muratella. Una storia raccapricciante accaduta ieri sul litorale romano. Vittima un cane di razza dalmata fuggito da un giardino o lasciato in strada da persone senza cuore. Niente collare, medaglietta o tatuaggio, il cane viene investito da un’auto e lasciato al suo destino. E nonostante le richieste di aiuto al centralino del Comune di Roma e alla polizia municipale, gli addetti del canile comunale arrivano solamente il giorno dopo, quando le speranze di salvargli la vita sono ridotte al minimo. Una strada pericolosa via Agostino Chigi, stretta e tortuosa, costeggia la ferrovia del trenino per il Lido all’altezza di Stagni, tra Ostia Antica e Acilia. Zac, com’è stato ribattezzato, zoppicante e dolorante per esser finito sotto le ruote di una macchina, si rialza per allontanarsi dalla carreggiata. All’altezza di via Giuseppe Micali la recinzione è inesistente. Zac si ferma a pochi centimetri dai binari. Forse per aspettare la morte. Dai vagoni del trenino lo vedono decine di persone, ma per ore non accade nulla. «Alle 16,30 telefono al centralino del Comune di Roma - racconta la signora Emma Di Marzio -. Compongo lo 06.06.06 sperando di ottenere subito l’intervento di qualcuno. L’operatore mi dice che devo chiamare i vigili urbani di zona che risolveranno il problema mandando sul posto i soccorsi. Chiamo il comando di polizia municipale, mi dicono di non preoccuparmi, che avrebbero fatto qualcosa in pochi minuti. Passa il tempo, non si vede anima viva. Il cane respira sempre più a fatica. Alle 20 la situazione è a un punto fermo. Cerco sull’elenco telefonico altri numeri di istituzioni pubbliche ma trovo solo servizi di pronto intervento privati». Per tutta la notte gli abitanti vegliano lo sfortunato quattrozampe. Qualcuno prova a sollevarlo per portarlo via ma i dolori sono così forti che Zac non fa avvicinare nessuno. All’alba il dalmata è ancora nello stesso punto. Alle 7,30 un vigilante Mondialpol avverte la centrale operativa della Stazione Termini. «Abbiamo chiamato tutti - spiegano gli agenti in servizio sulla Roma Lido -, dalla polizia al vigili urbani. Alle 11, finalmente, arriva una squadra del servizio veterinario della Asl RmD». Gli accalappiacani caricano Zac sul furgone attrezzato alla volta del canile municipale. Le sue condizioni sono preoccupanti, verrà sottoposto a raggi X e a terapia intensiva.

Ma perché non è intervenuto il mezzo di pronto soccorso mobile, «dono di nozze» del popolare calciatore giallorosso? A pochi giorni di distanza le parole di Monica Cirinnà, delegata del sindaco per i diritti degli animali, sembrano una beffa: «Grazie a quanti lavorano per i cani a Muratella e a Francesco e a Ilary che hanno scelto di donare agli animali la certezza di non essere più soli se investiti o abbandonati».

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