Dan Brown, è in arrivo un altro Codice

Ritrovati da Gilberto Finzi e pubblicati dalla «Provincia» di Como

È già pronta la traduzione italiana del prossimo romanzo di Dan Brown. Uscirà a fine giugno da Mondadori e s’intitolerà Crypto. Si tratta in realtà del suo primo libro, Digital Fortress il titolo originale, scritto nel 1996 (il traduttore è Riccardo Valla). Già allora il futuro autore del Codice Da Vinci aveva la fissa dei codici. In questo caso quelli che è solita decifrare l’americana National Security Agency (Nsa). Senoché, e qui inizia l’avventura, ne sbuca uno indecifrabile, la cui chiave è chissà dove. Parte una corsa contro il tempo; la bella matematica Susan Fletcher e il fidanzato Dave Becker ne passano di cotte e di crude per trovare il bandolo dell’enigma. «Chi custodirà i custodi?». O meglio: «Chi programma i programmatori?» E soprattutto, chi può decidere che cosa sia meglio per la collettività?
È improbabile che questo lavoro, che se non fosse stato per le fortune successive del suo autore forse non avrebbe mai neanche visto la luce in Italia, possa eguagliare i record del Codice. Quasi certa invece la sua presenza nelle classifiche. Gli ingredienti del techno-thriller ci sono tutti, scaltramente distribuiti in 360 pagine: violenza, passo veloce, false identità e la giusta dose di appello alla paranoia collettiva. Siamo tutti sorvegliati: e da chi, e perché? Dove finisce il diritto alla riservatezza e dove iniziano le ragioni di stato? Meglio essere buoni patrioti o integerrimi liberali? Il personaggio più interessante di Crypto è Ensei Tankado, eminente matematico dell’Nsa. Muore nel primo capitolo, ma è lui il vero protagonista. Dimostra quanto lontano possano spingersi le conseguenze delle azioni individuali, quando interessano sistemi complessi come la sicurezza tecnologica.

Qualche pettegolezzo comincia a filtrare a proposito del prossimo libro di Dan Brown, preannunciato come un sequel del Codice Da Vinci: la Massoneria, la piramide raffigurata sulla banconota da un dollaro, i Mormoni e, guarda caso, la Cia. Forse sono solo falsi indizi seminati ad arte. Diciamo che tutto fa parte ormai di un gioco. Quanto redditizio, lo sappiamo.
www.pbianchi.it

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica