Linea dura della Danimarca contro limmigrazione illegale. Il governo di Copenaghen ha rimpatriato con un volo charter 22 iracheni, tra cui una donna, la cui domanda di asilo politico era stata respinta. Il loro caso era finito sotto i riflettori dei media a maggio, quando insieme a una quarantina di altri richiedenti asilo si erano rifugiati in una chiesa della capitale danese. Il 13 agosto erano stati prelevati dalla polizia che li aveva trasferiti in un centro di detenzione a nord di Copenaghen. Da lì nella notte sono stati portati allaeroporto di Odense e imbarcati su un volo in partenza per Baghdad. «Ritornano in Irak perché non possiedono i requisiti per lasilo politico, linsicurezza è ovunque nel mondo e non basta per diventare rifugiati», ha spiegato il ministro per lIntegrazione, Birthe Rönn Hornbech. Il rimpatrio è stato comunque accompagnato da polemiche da parte dei critici verso il giro di vite su migranti e richiedenti asilo attuato dai governi danesi conservatori che si sono succeduti dal 2001, in controtendenza con la tradizionale linea di accoglienza delle socialdemocrazie scandinave.
Nel 2005 la Danimarca era stata al centro delle contestazioni del mondo musulmano dopo la pubblicazione delle vignette raffiguranti il profeta Maometto. Proprio alcuni giorni fa il comune di Copenaghen ha dato il via libera alla costruzione di una grande moschea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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