Date un programma al solito ignoto Fabrizio Frizzi

Qualche anno fa ha perso gli occhiali. Poi, per ragioni misteriose, gli hanno tolto quasi tutto. Dal paradiso all’inferno, si dice, per mancanza di santi e di voglia di compromessi. Ce lo siamo persi per quasi tutti gli anni Duemila. Ironia della sorte, proprio quando, politicamente, hanno iniziato ad andare di moda quelli per cui vota lui. E così, mister 25/30%, mister per bene dalla faccia per bene, è rimasto confinato in programmi minori. Adesso, per favore, qualcuno dia un programma a Fabrizio Frizzi. Dal 15 marzo, in realtà, è di nuovo in onda, di nuovo su Raiuno, di nuovo nell’«access prime time». Di nuovo con il dignitosissimo quiz investigativo I soliti ignoti, quello che perfino Umberto Eco segue appassionatamente dal suo esilio culturale, quello in cui, il concorrente di turno deve indovinare chi è davvero chi. E Frizzi lì, ad arrotolarsi le maniche della camicia bianca, a condurre senza giacca e cravatta, a scompigliarsi capelli dietro le quinte prima di andare in scena, ad arruffarsi ancora di più davanti alle telecamere, impastandosi con la suspence prevista dal format. Lì a vedersela tutte le sere con il colosso dell’Auditel Striscia la notizia, e a uscirsene mica male. Senza mai un affondo, senza mai un urlo, senza mai una frase da «bippare». Frizzi è riuscito a lasciare pulita persino la carrambata a una Buona domenica di qualche anno fa. Quella in cui in diretta ha rincontrato l’ex moglie, Rita Dalla Chiesa. Scena potenzialmente improbabile, ma una ballerina se ne uscì raccontando di un gesto di grande solidarietà di Fabrizio, una cosa di cui lui non aveva mai fatto parola. Ecco fatto. L’uomo senza doppio fondo.
Nel frattempo Frizzi si è fatto anni di Cominciamo bene su Raitre (con sveglie mattutine proibitive), si è prestato al sabato sera delle strenne con Mettiamoci all’opera, ad anni di «Miss Italia». Perché lui è uno di quelli che non chiede, che entra in qualsiasi momento come «stura palinsesto», che si adegua agli imprevisti di stagione. Che all’evenienza sbuca da un Barattolo, che pedala in Tandem ormai da decenni con la tv pubblica, che l’ha sposata Per tutta la vita dicendole Non lasciamoci più, senza mai congedare bruscamente le esigenze dell’ultimo minuto dei dirigenti di viale Mazzini con un perentorio: sono Fatti vostri.

E ora, L'anno che verrà? Alla conferenza di presentazione de I soliti ignoti si è concesso un bilancio: «Quest’anno festeggio i trent’anni di carriera. Lo considero un nuovo inizio perché si è chiuso un periodo faticoso della mia vita». Qualcuno può dare un programma a Fabrizio Frizzi?

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