Dati positivi negli Usa e i titoli delle banche trascinano le Borse

Ci sono giorni in cui le «congiunzioni astrali» sono positive: ieri per le Borse mondiali è stato proprio così, con notizie incoraggianti micro e macro, soprattutto di là dell’Atlantico, dove Wall Street è impegnata sulle prove di recupero. Ieri la Borsa americana è stata intonata da due dati macroeconomici migliori di quanto ci si aspettasse: le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione sono calate oltre le attese, e il deficit commerciale Usa - calato a febbraio a 25,97 miliardi di dollari - ha addirittura stupito gli analisti. Ma la grande attesa di Wall Street è rivolta ai dati trimestrali delle società, che giungeranno nell’arco dell’intero mese di aprile. Ieri li ha diramati la banca californiana Wells Fargo, addirittura in anticipo sul calendario ufficiale: nel primo trimestre l’utile netto è stato di 3 miliardi di dollari, grazie anche alla buona performance della controllata Wachovia, la cui integrazione procede meglio di quanto sperato. La reazione della Borsa è stata come una fiammata: i titoli di Wells Fargo hanno repentinamente messo il turbo e si sono ritrovati in crescita anche del 20%. Il clima si è fatto ottimista. La fiducia è stata favorita anche dalle notizie che i 19 principali istituti sotto osservazione supereranno i cosiddetti «stress test», le «prove antisismiche» sui bilanci; tema sul quale si incontreranno oggi il presidente Barack Obama, il segretario del Tesoro Timothy Geithner, il presidente della Fed, Ben Bernanke e quello di Federal Deposit Insurance Corp, Sheila Bair.
Tutto il comparto del credito ne ha beneficiato, facendo da traino anche alle Borse europee, già ben intonate dalla mattinata. Ora il mercato Usa - dopo la lunga pausa pasquale, ben quattro giorni di chiusura - aspetta con trepidazione i dati di Goldman Sachs, pubblici martedì. Grazie a Fargo, a metà seduta Bank of America guadagnava il 21%, Citigroup l’8,5%, Morgan Stanley il 7,63%. Wall Street ha poi chiuso con un progresso del 3,14% per il Dow Jones e del 3,89% per il Nasdaq.
Euforia anche in Europa, dove i progressi sono stati unanimi: Londra più 1,48%, Parigi più 1,82%, Francoforte più 3,06%, Amsterdam più 1,46%, Zurigo più 1,42%. Rialzi superiori al 10% per le banche inglesi Barclays e Royal Bank of Scotland. Bene anche assicurativi ed energetici.
A Milano il progresso dell’indice SpMib è stato del 2,77%. In evidenza, anche qui, banche e assicurazioni, con Intesa Sanpaolo su del 6,83%, Unicredit del 5,26%, Mediobanca del 4,18%. Il braccio di ferro per la presidenza premia Bpm, più 3,02%.

Corre Autogrill (più 8,17%) dopo l’accordo in Francia con McDonald’s, che rilancia anche Atlantia, più 3,93%. Bene Stm, più 8,26%, mentre Pirelli Re, con un sonoro più 11,45%, brinda all’uscita dal gruppo di Carlo Puri Negri; bene anche Pirelli, più 5,7%. Cauta Fiat, più 1,64%.

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