Si chiama David Shapira ed è leroe di Gerusalemme, il figlio che tutte le famiglie ebraiche vorrebbero avere in casa. È stato il primo a sparare al palestinese che massacrava gli studenti della scuola rabbinica, ha impedito che leccidio si trasformasse in un bagno di sangue ancor più spaventoso. Ma il giovane ufficiale dell890mo battaglione paracadutisti è un eroe per caso. Giovedì era tornato a casa per linizio del Purim, la festa religiosa celebrata da molti ebrei come una sorta dallegro carnevale. David è legatissimo alla Merkaz Harav, la scuola simbolo del sionismo religioso. La sua famiglia abita a due passi, lui ci ha studiato, ha ancora amici tra professori e iscritti. Così prima di andare a cena dai suoi passa a salutare i vecchi compagni. Unora dopo, mentre è a cena in casa, sente gli spari, afferra il mitragliatore ritorna alla scuola. La polizia gli sbarra il passo, ma lui non molla. Sgattaiola sul retro, sinfila in una porta secondaria segue gli spari, arriva alle spalle del palestinese lo abbatte con tre colpi alla schiena.
Poi perlustra ledificio alla caccia di altri terroristi, fornisce i primi aiuti ai feriti, fa segno ai soccorritori di farsi avanti. Ieri il sindaco di Gerusalemme Uri Lupolianski lha ringraziato a nome della cittadinanza. «Non sono un eroe - ha risposto David sono solo un soldato e mi sono comportato come tale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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