da Milano
Il commissario europeo al Commercio, Peter Mandelson, ha raccomandato l'introduzione di un dazio progressivo (5 mesi) contro Cina e Vietnam per le calzature in cuoio esportate verso l'Ue. L'inchiesta della Commissione ha infatti prodotto «prove schiaccianti di intervento di Stato, dumping e danni». Secondo Mandelson la gradualità del dazio servirà ad evitare che i distributori con merci in transito si trovino improvvisamente di fronte alla piena tariffa alla frontiera. Questa, tuttavia, sarà applicata una volta scaduti i 5 mesi. Inoltre Mandelson sottolinea che «non sono previste quote limite per l'import di calzature da Vietnam e Cina».
In particolare il commissario propone per la Cina dazi provvisori pari a 19,4%, mentre per il Vietnam chiede il 16,8%. Tali dazi, nel corso dei 5 mesi previsti, saranno applicati progressivamente a partire dal 4%. Sono escluse scarpe per bambini e high-tech, «in quanto l'inchiesta suggerisce che non vi è produzione europea sufficiente di tali scarpe perché vi sia un danno».
Per Mandelson sono interessate 9 paia di scarpe su 100 comprate dagli europei. E avverte: «Il dazio comporterebbe un incremento di appena 1,5 euro su prezzi all'ingrosso medi di 8,5 euro per scarpe in cuoio rivendute al dettaglio tra i 30 e i 100 euro».
In effetti, secondo Mandelson, l'impatto per il consumatore sarà molto modesto: «Cè una chiara prova che, sebbene i prezzi all'import delle scarpe di cuoio verso l'Ue negli ultimi 5 anni sono scesi di oltre il 20%, i prezzi per il consumatore sono rimasti stabili o sono addirittura leggermente saliti». La Commissione contesta che in Cina e Vietnam cè un «grave intervento di Stato» nel settore, soprattutto per crediti facili, sospensioni fiscali, affitti di terreno fuori dal mercato, valutazione inadeguata degli asset. «Tale intervento di Stato - afferma Mandelson - sta conducendo a forme di dumping inaccettabile per il Wto».
Quella di Mandelson «è una decisione giusta e necessaria, ma non ancora sufficiente». È il commento del viceministro alle Attività produttive, Adolfo Urso. «Una decisione che dimostra come avevamo pienamente ragione nel denunciare il dumping praticato sulle calzature. LEuropa deve fare di più e può fare di più per difendere le sue imprese e i suoi lavoratori».
E il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo, rincara la dose: «I dazi imposti da Bruxelles sulle calzature provenienti da Cina e Vietnam sono insufficienti se paragonati, ad esempio, ai dazi imposti sulle biciclette, del 48%». Montezemolo ha tuttavia rassicurato che per Mandelson i dazi «sono provvisori» e che «l'Ue continuerà il monitoraggio in atto sulle importazioni dalla Cina e dal Vietnam».
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