De Albertis: «No al partito islamico»

«La politica italiana ha preso proprio una bella strada: apre le porte ai clandestini e ai loro familiari. E che dire poi della cittadinanza ottenibile in solo cinque anni? Adesso manca soltanto il voto agli immigrati e poi il governo Prodi ha preparato proprio un bel cocktail esplosivo per gli italiani». Carla De Albertis, assessore a Palazzo Marino e agguerrito esponente di An, si iscrive immediatamente al partito delle barricate contro il disegno di legge Amato. «Guardiamo e memorizziamo bene cos’è accaduto a Londra: i ventuno arrestati erano musulmani britannici. Sì, proprio con la cittadinanza! Vogliamo che anche da noi succeda questo? Vogliamo farli entrare in casa nostra e concedere loro di organizzare attentati che potrebbero colpire i nostri figli, le nostre città?». Nessuna apertura, dunque, alla nascita di partiti degli extracomunitari. «Questa politica del governo sta favorendo, esortando e incoraggiando la creazione di un partito islamico integralista.

Fermiamoli! Impediamo loro di dare il benvenuto al partito islamico». E a proposito della manifestazione di ieri, «è indegno manifestare pro-terroristi Hezbollah! Il terrorismo islamico esiste e sta attaccando l’Occidente».

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