De Cecco rinvia l’Ipo a ottobre

da Milano

De Cecco rinvia all’autunno l’appuntamento con la Borsa. Il via libera era atteso ieri, ma l’assemblea del gruppo, secondo Radiocor, ha preferito rallentare il cammino verso Piazza Affari, pur proseguendo l’iter che dovrebbe portare il celebre pastificio di Fara San Martino sul mercato entro il 2008. Una scelta controcorrente, in un momento in cui il made in Italy sta vivendo un boom di Ipo, a cominciare da Bialetti e Aeffe. Ma evidentemente tra i soci, tutti membri della famiglia De Cecco, ancora non c’è una posizione condivisa.
Nei mesi scorsi la società aveva assegnato un incarico di valutazione a Luigi Prosperetti, professore di politica economia alla facoltà di Giurisprudenza di Milano. «Ho l’incarico di aiutare la società a scegliere le banche che faranno da advisor/global coordinator della quotazione», ha precisato Prosperetti a Reuters. «C’è una rosa di sette-otto banche. Dovranno presentare dei progetti sul percorso da seguire per arrivare in Borsa, a settembre il cda deciderà e poi l’assemblea si pronuncerà in ottobre», ha aggiunto Prosperetti.

Secondo una fonte vicina all’operazione, ci sono quattro banche che si sono fatte avanti con maggiore determinazione, ovvero Mediobanca, JP Morgan, Merrill Lynch e Intesa Sanpaolo. De Cecco, fondata nel 1886, ha chiuso il 2006 con un fatturato di 246 milioni.

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