De Corato alle Fs: «Grate anti-rom entro luglio»

Telefonate e lettere non sono bastate. Adesso, scatta l’ultimatum. L’ordinanza «condigibile ed urgente» è già sulla scrivania del vicesindaco Riccardo De Corato, manca solo la firma. Se entro fine giugno o massimo inizio luglio le Ferrovie dello Stato non recinteranno sei aree dismesse - a rischio o già invase da almeno 130 nomadi -, scatterà il provvedimento del Comune. Che significa: 20 giorni per mettere le proprietà in sicurezza o lo farà l’amministrazione e manderà il conto. La mappa è già disegnata: c’è l’arcata del cavalcavia Bacula dove si sono piazzati circa 40 rom con le tende canadesi, una decina di baracche in via Pesto-Troya, l’ex scalo di Porta Romana sgomberato lo scorso giugno è occupato da una cinquantina di afghani. In altre tre aree gli edifici ferroviari mai finiti rischiano di diventare baraccopoli: in via Molinetto da Lorenteggio, tra via Breda e De Marchi, o al confine con il parco delle Memorie Industriali. «Devo scrivere al Gabibbo? - si domanda De Corato - È una situazione che la città non può più tollerare, Fs blocchi gli accessi o lo faremo noi e manderemo il conto». Lo scontro è aperto. Fs si difende e fa sapere che ha effettuato nel tempo «numerosi interventi risolutivi o atti a limitare il disagio sociale all’esterno» e l’ad Mauro Moretti ha già risposto con due lettere negli ultimi 15 giorni al vicesindaco, per riferire che in Porta Romana «si continuano a registrare presenze indesiderate sebbene siano murate e sbarrate e siano stati abbattuti i magazzini centrali» mentre per le aree sotto il cavalcavia Bacula è già partita «la procedure di gara per la messa in sicurezza». Per via Pesto «procederemo a pulizia e messa in sicurezza contestualmente allo sgombero da parte delle autorità» anzi auspica «un sopralluogo congiunto con il Comune per trovare le soluzioni più idonee». «Prima agiscano - replica De Corato - poi facciamo insieme i tour nelle aree rimesse in sicurezza, da Fs solo annunci di buoni propositi».
Il Comune intanto fa il conto di quanto Milano spende per gli sgomberi, «452mila euro solo tra 2008 e 2009 per la bonifica». Ciò detto, avanti tutta: «Al più presto Milano sarà off limits per gli abusivi». E anche nei campi regolari la parola d’ordine è «alleggerimento». Per via Triboniano la fine è già scritta: lì verrà creato uno svincolo per collegare Cascina Merlata alla sede Expo, i cantieri apriranno nel 2011 quindi già il prossimo anno i 580 rom ancora presenti dovranno andarsene («resterà un piccolo campo da 30 persone»). Ma nei prossimi mesi le presenze lì e negli altri campi del Comune potrebbero ridursi.

A giorni si riunirà il nuovo comitato di gestione e inizierà ad applicare il regolamento firmato a marzo dal prefetto nella parte che prevede «allontanamenti per chi ha procedimenti interdettivi o è responsabile di episodi che hanno turbato la cittadinanza». Chi ha condanne definitive a carico «verrà cacciato».

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