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De Gregori «intimista» con passione

Vecchi successi e nuove canzoni per uno spettacolo pieno di atmosfera e di grande carisma

Poteva mancare in queste ricche giornate di eventi musicali il concerto del «principe» per eccellenza della musica italiana? Chi avesse voglia di fare una gita fuori porta in questo ultimo sabato di luglio, potrà recarsi ad Anzio, dove Francesco De Gregori sarà in concerto (ore 21.30) a Villa Adele all’interno della rassegna Anzio Estate Blu. Poca promozione per «il principe», alle prese con un tour estivo che toccherà tutta l’Italia, e che nel Lazio prevede solo un’altra data: il 18 agosto a Vallerano in provincia di Viterbo. Ma De Gregori è uno di quegli artisti che non ha bisogno di proclami che annunciano i suoi show: il pienone è garantito. In scena il suo ultimo splendido Calypsos, l’album uscito più un anno fa che ci ha presentato un De Gregori più intimo e più romantico. L’estate scorsa a Ostia Antica, il cantautore romano, inusitatamente privo della sua tradizionale barba, ha tenuto un concerto acustico che ha emozionato il numeroso pubblico presente, con una scaletta che ha incluso anche brani che raramente De Gregori interpreta dal vivo. In scaletta ad Anzio saranno anche canzoni dedicate alla sua città, come Per le strade di Roma . «Abito a Prati - ha detto il cantautore -, esco poco per locali, ma faccio la vita di quartiere. Vado in giro, faccio la spesa, esco da casa con la mia chitarra sotto braccio. Roma ha i problemi di una grande metropoli ma esiste ancora una vita di quartiere: ogni rione è un po’ come un paesello con le sue abitudini».
Una città, Roma, che il cantautore ha cantato o citato più volte nella sua musica. Nel disco Viaggi e miraggi del ’96, per esempio, Roma veniva definita persino come «una cagna in mezzo ai maiali». «Era solo una canzone! Nei miei testi tendo sempre a sintetizzare estremizzando - si è giustificato l’autore -. Il fatto è che Roma è stata da sempre una città accerchiata ma accogliente, che si offre, ma che da sempre subisce lo sfruttamento».
Oltre al recente lavoro, non mancheranno stasera naturalmente i vecchi successi che l’artista romano ci ha abituato a sentire stravolti e (a volte) irriconoscibili. Dall’«alto» dei suoi 55 anni, De Gregori è un artista che è sempre vitale e dinamico: «Sono come Grosso al mondiale - ha scherzato -. Con quel rigore ci ha fatto capire che lui stava semplicemente giocando».

A «giocare» con De Gregori sul palco di Anzio ci saranno Stefano Parenti alla batteria, Alessandro Arianti alle tastiere, Alessandro Valle a pedal steel guitar e chitarra, Lucio Bardi e Paolo Giovenchi alle chitarre e Guido Guglielminetti al basso.

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