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De Rossi apre ai Galacticos: «Se la Roma decidesse di cedermi...»

Le sirene del Real, la tentazione Mourinho, il bivio di una carriera. Dal ritiro azzurro al Sestiere Daniele De Rossi apre uno spiraglio a Florentino Perez, che lo cerca da anni, e al club madridista. «Se la Roma dovesse dirmi che per un motivo economico o anche tecnico ha deciso di cedermi, io andrei - così il centrocampista -. Di fronte a un’offerta irrinunciabile per il mio club, se scegliessi quel che altri avrebbero già scelto da anni non potrei definirlo un sacrificio o un gesto d’amore, perché anche io guadagnerei tanto. In Italia non potrei mai giocare in un’altra squadra, l’estero sarebbe un’esperienza importante. Con il Real non si pone neanche il problema della scelta, non è mica il Pizzighettone...».
Parole buone per entusiasmare i tifosi di Madrid, già sovraeccitati per il possibile arrivo di Mourinho. Parole che mettono in allarme, anzi gelano quelli giallorossi, con i quali capitan Futuro si identifica in pieno. «Con la Roma ho legami eterni: è la mia squadra, c’è mia figlia, la mia famiglia, finché non mi cacciano rimango qui», ha puntualizzato De Rossi. Che se vestisse la camiseta blanca potrebbe trovare Mourinho: «Non ho mai avuto problemi con lui né lui con me: mi troverei bene, se venisse alla Roma...», la battuta che fa rioscillare il pendolo giallorosso. Nonostante le rassicurazioni della presidentessa Sensi e del tecnico Ranieri («Daniele non si tocca»), davanti a una cifra molto elevata - circa 45 milioni di euro - a Trigoria potrebbero pensarci su.
Intanto ieri notte incontro a Rio tra il ds giallorosso Pradè e il procuratore di Adriano, Rinaldi. L’accordo sembra vicino. «È una scommessa, non avendo molto da spendere, se vincente non lo sappiamo ancora», il commento di Ranieri. Quando verrà annunciato Adriano, si ufficializzerà anche l’ingaggio di Fabio Simplicio dal Palermo: biennale da 1,5 milioni a stagione.
Di Carlo è il nuovo tecnico della Sampdoria (contratto biennale), la Fiorentina ha dato l’addio ufficiale a Cesare Prandelli («gli auguro di vincere il Mondiale con l’Italia e poi di tornare fra 4 anni», così il presidente ad interim Cognigni). Anche il figlio Niccolò lascia il club viola per accasarsi a Parma dove lavorerà con il nuovo tecnico Marino. Ciro Ferrara, che ha rescisso il contratto con la Juve, potrebbe tornare nello staff azzurro.

In alternativa, se il Genoa non dovesse confermare Gasperini, potrebbe sedere sulla panchina rossoblù.

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