De Rothschild Morto a Londra il «banchiere botanico»

Un sobrio necrologio sul «Times» ha annunciato la morte di Edmund de Rothschild, leggendaria figura di «banchiere riluttante». Aveva 93 anni. Fu l’artefice della modernizzazione della banca di famiglia a Londra, ma profondamente appassionato di botanica e impegnato in attività filantropiche. Eddy Rothschild entrò nella banca di famiglia nel 1939 per poi diventarne il responsabile nel 1955 e presidente nel 1970 di quello che fu l’ultimo istituto londinese ad abbandonare il suo statuto di partnership privata. Si dimise dalla presidenza nel 1975 a favore di suo cugino Victor, terzo Lord Rothschild e successivamente di suo cugino Evelyn de Rothschild. Dopo il suo ritorno dalla seconda guerra mondiale - nella quale tra l’altro era stato leggermente ferito nella violentissima battaglia di Cassino ed era stato maggiore nella brigata di fanteria ebraica - Eddy si dedicò al restauro dei giardini di Exbury, nello Hampshire, la proprietà di 260 acri istituita e curata da suo padre Lionel tra gli anni ’20 e gli anni ’30. Nel mezzo secolo successivo Edmund de Rothschild riportò la tenuta al suo splendore ripiantando i tre quarti della sua estensione e producendo alcune dozzine di nuovi ibridi di rododendro e la varietà di azalee, di grande successo, «Solent Range di Exbury».

Molto impegnato anche in attività filantropiche, all’attivo del banchiere ci fu anche lo sviluppo, nel 1952, dell’allora progetto più costoso mai intrapreso da un’azienda privata: lo sviluppo del potenziale idroelettrico delle cascate Churchill in Labrador, guidato proprio dalla banca di famiglia. Un investimento che lo portò ad attraversare l’Atlantico ben 400 volte.

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