De Sica «zio d’America» s’innamora di Lorella

Da lunedì la fortunata serie senza Massimo Boldi. La Cuccarini: «Si parla del ritorno della tv garbata, forse è il mio momento»

Paolo Scotti

da Roma

C'è solo una cosa che, nell'indiscutibile talento di Christian De Sica, talvolta manca. Ed è il senso della misura. Evidentemente bravo, il popolarissimo attore e showman rischia a volte d'esserlo troppo. Senonché, approdato la scorsa stagione alla fiction televisiva, ha dovuto per forza di cose darsi una regolata. «Scelsi volutamente un personaggio che era l'esatto contrario di quelli interpretati al cinema - racconta -. Nei film con Boldi faccio sempre il prepotente, il maleducato, il volgare. In Lo zio d'America diventavo simpatico, tenero, cullavo i bambini, aiutavo le vecchiette». Risultati? Inattesi. «Grazie a quella fiction ho conquistato il pubblico che al cinema non avevo mai avuto: oltre i giovani e le famiglie, anche i professionisti, i borghesi, le signore». E tutto semplicemente moderando i toni. «Le scene d'amore, ad esempio. Sul grande schermo ne avevo interpretate solo di comiche, di farsesche; arrivato sul piccolo ho dovuto imparare a recitarle sul serio». Basta dunque il successo della prima serie diretta per Raiuno da Rossella Izzo (nonché la maturazione d'attore di Christian De Sica) per giustificare Lo zio d'America 2: ovvero le quattro nuove puntate che - in onda da lunedì - torneranno a intrecciare fra loro le disavventure comico-sentimentali della famiglia Ricciardi. «E la seconda serie è venuta anche meglio della prima - assicura l'attore (che non a caso già pensa alla numero 3) -. Più vicina alla realtà, più divertente. Con una protagonista comica straordinaria. Cosa rara, fra le belle della tv. Perché per essere comici bisogna essere anche molto autoironici». E Lorella Cuccarini (la protagonista è lei, e nel cast c’è anche Davide Rossi, figlio di Vasco) ride di gusto. «Oggi faccio la fiction e il teatro, perché la tv che facevo io, quella dei grandi varietà, non si fa più. Ma visto che si parla d'un ritorno a una tv più pacata, chissà. Forse è tornato anche il mio tempo». Misurato e garbato, dunque, Lo zio d'America 2 vuole «solo regalare un'ora e mezzo di gioia ai telespettatori - commenta la regista Izzo -. Raccontando di un uomo che è quello che tutte le donne vorrebbero incontrare. E che tutti gli uomini vorrebbero per amico».

L'ideale in questione è appunto De Sica: fuggita la promessa sposa della prima serie, Ornella Muti, eccolo nella seconda affrontare il fallimento della sua azienda agricola, riprendersi col lavoro aiutato dalle sorelle Eleonora Giorgi e Rosanna Banfi, e dibattersi fra l'amore per una bionda panettiera appassionata di danza (la Cuccarini) e una giovane aspirante stellina (Myriam Catania).

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