Debuttano le donne alla Scuola militare Teuliè di Milano

Giurano le prime tredici allieve. Nessuna contestazione. Due di loro al ballo viennese in uniforme.

Alla storica scuola dell'Esercito Teuliè di Milano debuttano le donne: le prime 13 allieve accettate nell'istituto fondato nel 1802 da Napoleone, hanno preso parte oggi alla cerimonia di consegna dello spadino insieme ai loro 60 compagni maschi.
Non è però questo l'ultimo tabù che infrangeranno. Due di loro il prossimo 23 gennaio parteciperanno al tradizionale ballo viennese alla Società del giardino indossando non il classico abito bianco delle debuttanti, ma l'uniforme storica della scuola. Saranno invece i loro cavalieri ad avere la giacca bianca.
L'uniforme è la stessa che hanno indossato oggi nella cerimonia con cui gli allievi anziani - quelli che si diplomeranno quest'anno - hanno consegnato ai nuovi arrivati lo spadino, il simbolo di appartenenza alla Teuliè. La scuola infatti, che è stata chiusa dopo l'8 settembre 1943 e riaperta nel 1996, offre ai suoi alunni il triennio finale delle superiori (liceo classico, scientifico e scientifico europeo).
Nel cortile d'onore non si sono sentiti fischi, come invece è successo il 21 novembre alla cerimonia della Nunziatella, dove alcuni ex allievi hanno voluto sottolineare il loro dissenso per la fine della goliardia. Il comandante della Teuliè, il colonnello Corrado Serto, ha assicurato che a Milano non c'è stata «assolutamente nessuna forma di dissenso» all'arrivo delle ragazze. «Sono state accolte benissimo», ha spiegato, sottolineando di essere rimasto sorpreso e «dispiaciuto» per quello che è successo a Napoli.
«Forse all'inizio c'è stata qualche indecisione da parte dei ragazzi - ha raccontato Stella Cattaneo di Savona, una delle due ragazze che andranno al ballo - poi ci hanno conosciuto e non ci sono differenze». Anzi, a giudizio del comandante le alunne sono molto brave a scuola e anche in alcuni sport, come equitazione, judo e karate, danno del filo da torcere ai compagni. «Siamo allo stesso livello - ha precisato Maria Chiara Gurrado, della provincia di Torino, altra "debuttante" al ballo -.

Fa piacere confrontarsi con i ragazzi».
Nessuna delle due ha militari in famiglia, ma entrambe definiscono la carriera nelle forze armate come «un sogno». «E questo - ha concluso Maria Chiara - è il primo passo per realizzarlo».

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