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La decisione è presa: Pirlo andrà al Chelsea

Dopo l’interessamento del Real, l’accelerazione dei blues: nei prossimi giorni la firma. Ai rossoneri andranno quasi 20 milioni. E può partire l’assalto alla punta del Siviglia Luis Fabiano. Giallo sms di Ibra a Moratti: "Mi ribellerò"

La decisione è presa:  
Pirlo andrà al Chelsea

Milano- Tra Andrea Pirlo e il Chelsea manca solo una firma. Quella del centrocampista sul contratto che lo legherà al club londinese per i prossimi 4 anni. Ormai con le valigie in mano da giorni, la destinazione del centrocampista rossonero è ormai quasi scontata. Manca solo l’ufficialità, ma al Milan dovrebbe andare una cifra tra i 18 e i 20 milioni di euro, mentre il centrocampista continuerebbe a guadagnare quanto già percepiva a Milano: 6 milioni di euro netti a stagione.
La svolta, l’accelerazione decisa del Chelsea è arrivata ieri sera quando il procuratore del fantasista Tullio Tinti è volato in Inghilterra per definire gli ultimi dettagli. Abramovich (e con lui Ancelotti, il vero e proprio fautore di questo trasferimento, che non appena arrivato a Londra ha messo Pirlo in cima alla lista dei desideri) ha deciso di stringere le maglie attorno al calciatore non appena l’interessamento del Real Madrid era passato nel giro di poche ora da semplice indiscrezione a concreta possibilità. Florentino Perez, infatti, avrebbe presto bussato alla porta del Milan, bisognoso di un rimpiazzo per puntellare il centrocampo galacticos. Se non fosse arrivato dal Liverpool Xabi Alonso, Florentino Perez aveva già in mente il piano B: dopo Kakà avrebbe fatto vestire la camiseta blanca anche ad Andrea Pirlo.

Tutto stoppato dall’accelerazione del club londinese che ha prontamente alzato l’asticella, fino a sfiorare la cifra richiesta dal Milan (non meno di 20-25 milioni). Dopo il «no» rifilato in un primo momento al Chelsea, che sul piatto della bilancia aveva messo l’attaccante Pizarro e poco meno di dieci milioni di euro, dalla cessione di Pirlo (che - secondo un’indiscrezione riportata ieri dal Corriere dello Sport - dopo la sfida di Boston avrebbe salutato gli avversari nerazzurri confidando loro di aver giocato l’ultimo derby), in via Turati incasseranno poco meno di 20 milioni di euro, con i quali sferrare l’attacco per la punta del Siviglia Luis Fabiano.

«Ho parlato con i dirigenti del Siviglia. Il club mi ha confermato che c'è la buona volontà di cedere il calciatore», la battuta dell’agente del calciatore. L’offerta iniziale del Milan era di 14 milioni di euro, con un piccolo ritocco il brasiliano tornerebbe il candidato numero uno come nome nuovo dell’attacco rossonero. Ma non si è nemmeno spenta la pista Dzeko: ieri il Wolfsburg ha praticamente chiuso per Martins, ora il bosniaco potrebbe liberarsi più facilmente dal club tedesco.
Nota a margine, il Milan ha trovato un nuovo Top institutional Sponsor per la prossima stagione: è l’Aws SpA, società torinese specializzata nelle spedizioni.

GALLIANI: «NON COMPRO IL MILAN» «Una notizia assolutamente infondata, peggio che falsa. Il rapporto con il presidente Silvio Berlusconi è indissolubile e va avanti dal primo novembre 1979»: così Adriano Galliani ha commentato la notizia pubblicata da alcuni quotidiani secondo la quale potrebbe acquistare la società rossonera con una cordata di imprenditori israeliani. Galliani ha quindi smentito categoricamente di voler assumere anche in futuro la proprietà del Milan e ha quindi voluto chiarire che il suo rapporto con Silvio Berlusconi andrà avanti e che non ci sarà mai alcuna sua iniziativa per guidare da solo la società rossonera.

LA RABBIA DI PANUCCI Durante la conferenza di presentazione della sua nuova avventura a Parma, il difensore Christian Panucci (ex rossonero alla corte dell’allora tecnico Fabio Capello) si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti di Galliani, che prima l’avrebbe a lungo corteggiato per un ritorno a Milano, per poi scaricarlo e rimangiarsi gli accordi fatti. «C’è stato quasi un accordo con Galliani, poi lui se lo è rimangiato», l’attacco del difensore ai microfoni di Sky Sport24. «Il Milan poi non ha voluto più saperne niente e la cosa mi è dispiaciuta, perché una mano data è più importante di un foglio firmato.

Ma io sto benissimo a Parma».

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