Gian Maria De Francesco
da Roma
«Ottimo lintervento finale». Ne è convinto Nicola Piepoli, direttore dellomonimo istituto di ricerca. La stoccata finale del Cavaliere su abolizione dellIci sulla prima casa e sullabbassamento della tassazione sui conti correnti può catturare linteresse degli indecisi. E, soprattutto, spezzare il tono pedissequo di un dibattito nel «quale si registrerebbe una sostanziale parità», conclude il ricercatore.
«A favore di Berlusconi» è uno degli aggettivi più utilizzati dal gruppo di ascolto di 24 persone distribuite Roma e Milano di Tns Abacus, al contrario sia del precedente dibattito che delle valutazioni raccolte prima del confronto. «Il campione - spiega Carla Natali, direttore del settore socio-politico di Abacus - si attendeva un confronto equilibrato, ma alla fine ha riscontrato una prevalenza del presidente del Consiglio. Sulla capacità di influire sugli indecisi bisognerà valutare in seguito».
«Prodi ha cercato di giocare nella metà campo di Berlusconi, ma il presidente del Consiglio in contropiede ha segnato un paio di goal». La metafora calcistica è di Carlo Buttaroni, direttore di Unicab, convinto della maggiore efficacia comunicativa del premier. «Sullappello finale - aggiunge - Berlusconi merita un 7 pieno e Prodi solo un sei di stima, ma anche nel resto del confronto il presidente è stato più efficace sui temi della giustizia, della sicurezza, della famiglia, delleconomia e delle infrastrutture». Insomma, un largo predominio che si affranca da un contorno di «domande fiacche». Berlusconi, conclude il sondaggista, «è stato efficace».
«È stato un messaggio accattivante quello lanciato dal premier - gli fa eco Alessandra Ghisleri di Euromedia Research - perché ha mandato un segnale forte, al contrario di Prodi. Il discorso dellIci è molto importante». Per la ricercatrice, tuttavia, si tratta ora di misurare come continuare a polarizzare gli indecisi.
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