da Milano
Cè movimento nella scuderia Fiat e ieri la Borsa ne ha preso atto: le attese sulle immatricolazioni di marzo e le ipotesi di accorciamento della catena di controllo del gruppo torinese hanno fatto balzare tutte le azioni del gruppo. I titoli Fiat sono saliti del 3,15% a 10,394 euro ai livelli del 17 settembre 2002 con oltre 22,5 milioni di pezzi passati di mano, pari al 2% del capitale. Fiat ha così superato quota 10,28 euro: il prezzo di conversione a cui le banche hanno trasformato in azioni i 3 miliardi di debito del Lingotto. In luce anche le privilegiate che hanno chiuso a 8,413 euro con un progresso del 3,48% e le risparmio in rialzo del 3,44% a 9,1 euro. Le Ifi privilegiate hanno messo a segno un balzo del 4,35% a 17,757 euro, sui massimi dal giugno 2002. Forti anche le Ifil salite dell'1,79% a 4,834 euro e ai massimi dal dicembre 2001. Balzo dell'1,79% a 4,834 euro per le Ifil risparmio.
Ieri Ifi ha comunicato i dati di bilancio che vedono lutile 2005 salire a 676 milioni, contro i 120 milioni del 2004. Non verrà però distribuito alcun dividendo. Gran parte del miglioramento è legato ai risultati della controllata Ifil. Ben più importante è stato lannuncio che Ifi cederà a Exor la sua quota di partecipazione del 29,3% nella stessa Exor per un prezzo di 207 milioni, con una plusvalenza di 104 milioni. Sia Ifi sia Exor fanno capo allaccomandita Giovanni Agnelli & C: la vendita, afferma una nota, è da collegare «alla volontà di Ifi di ridurre lindebitamento (che scenderà a 100 milioni di euro da 305, ndr) e al fatto che linvestimento in Exor dopo la cessione delle principali partecipazioni è costituito per l85% in liquidità». Dopo lacquisto, le azioni saranno annullate. Piazza Affari, però, ha visto nella mossa il segnale di un possibile accorciamento della catena di controllo del gruppo torinese, e questo ha messo in movimento gli acquisti sui titoli.
A spingere le quotazioni è stata anche lattesa per i dati sulle immatricolazioni di marzo: dopo la crescita dell8,7% dei primi due mesi ci si attende un risultato positivo anche a marzo. Secondo il Centro studi Promotor le vendite dovrebbero toccare le 247mila unità, contro contro le 231mila del marzo 2005: un dato che porterebbe a 700mila il numero delle auto immatricolate del primo trimestre.
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