Decolla la fusione Alcatel-Lucent, nasce un colosso mondiale delle tlc

I francesi avranno il 60% del pacchetto azionario, ma il nuovo ad sarà americano

Decolla la fusione Alcatel-Lucent, nasce un colosso mondiale delle tlc

da Milano

La francese Alcatel e la statunitense Lucent Technologies hanno annunciato ieri in un comunicato congiunto la loro avvenuta fusione, che dà vita a una delle aziende leader mondiali nel settore delle telecomunicazioni. «Alcatel e Lucent hanno annunciato la firma di un accordo di fusione che mira alla creazione dell'azienda leader mondiale nel settore delle telecomunicazioni», si legge nel comunicato congiunto.
Alcatel manterrà il 60% del capitale della nuova società, che avrà la propria sede centrale in Francia, secondo fonti vicine all'accordo; la nuova nata potrà vantare per il periodo 2005 un fatturato di circa 21 miliardi di euro e dovrebbe generare 1,4 miliardi di euro di risparmi entro tre anni grazie alle sinergie fra i due gruppi. Il risparmio verrà ottenuto in particolare intervenendo sulle «funzioni amministrative, l'ottimizzazione della catena logistica, le economie di scala nella ricerca e sviluppo dei servizi»; la fusione prevede inoltre una riduzione del personale pari al 10%, passando dalle attuali 88mila persone impiegate nelle due aziende a circa 80mila.
Il nuovo cda, che sarà composto da 14 consiglieri, sarà guidato dall'attuale amministratore delegato di Lucent, Patricia Russo, mentre il ceo di Alcatel Serge Tchuruk ricoprirà la carica di presidente non esecutivo; sarà formato inoltre da cinque direttori per ciascuna compagnia e due nuovi direttori europei sulla cui nomina dovrà esserci un accordo fra le due aziende.
Insieme Alcatel e Lucent raggiungono un fatturato di 25 miliardi di euro, superando il gruppo svedese Ericsson e sfidando Cisco.

Le due compagnie considerate insieme tra il 2001 e il 2003 hanno accumulato perdite per 43 miliardi di euro: dalla fine della bolla di Internet non erano più riuscite a risollevarsi e dopo che altri tentativi di accordo erano andati a vuoto. Ora la fusione potrebbe dare il via a una nuova ondata di alleanze nel settore.

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