Dedica al mafioso: 5 anni al presidente,

Gioacchino Sferrazza aveva dedicato la vittoria dell'Akragas al presunto capo mafia di Palma di Montechiaro Nicola Ribisi. La Commissione disciplinare del Comitato regionale di Sicilia gli ha inflitto cinque anni di inibizione. Alla società è stato inflitto un punto di penalizzazione.

Gioacchino Sferrazza il 27 settembre si era presentato ai giornalisti, dopo il successo per 5 a 0 contro lo Sporting Arenella (partita del campionato di Eccellenza) e, dallo stadio «Esseneto» di Agrigento, aveva lanciato il suo messaggio trasmesso in diretta da un'emittente radiofonica e cioè quello di dedicare la vittoria della sua squadra al presunto capo mafia di Palma di Montechiaro Nicola Ribisi,29 anni, titolare di un supermercato, arrestato il 17 settembre scorso dalla polizia.
La Commissione disciplinare del Comitato regionale di Sicilia gli ha inflitto cinque anni di inibizione. É questa la condanna per Gioacchino Sferrazza, amministratore unico e legale rappresentante dell'Akragas Calcio. Alla società è stato inflitto un punto di penalizzazione in classifica, da scontarsi nella corrente stagione, per responsabilità diretta. Il questore di Agrigento, Girolamo Di Fazio, aveva ritirato per problemi di ordine pubblico la «licenza» di polizia che era stata concessa al presidente dell'Akragas per svolgere «manifestazioni di pubblico spettacolo» come lo sono le gare sportive. «Le licenze di polizia - ha spiegato il questore Di Fazio - sono rilasciate "ad personam" e la storia personale del presidente dell'Akragas è cambiata dopo le sue dichiarazioni e quindi l'ho revocata».
Quando Gioacchino Sferrazza si era presentato per dedicare la vittoria della sua squadra al presunto capo mafia di Palma di Montechiaro Nicola Ribisi, i cronisti gli avevano fatto notare subito che si trattava di una «dedica fuori luogo», visto che era rivolta a un presunto boss mafioso. Per protesta, Sferrazza aveva imposto ai giocatori e all'allenatore il silenzio stampa.
Poi il presidente aveva fatto marcia indietro: «Ho dedicato la vittoria all'amico Nicola, non al boss mafioso». Queste dichiarazioni Sferrazza le aveva rilasciate al Tg5: «Io - ha puntualizzato il presidente - non entro nel merito se sia colpevole o innocente: fino a quando non ci si sarà una condanna Nicola per me resta un amico che fino a dieci giorni fa era con noi sempre allo stadio». Il presidente dell'Akragas aveva anche ricordato il «legame con la squadra dell'amico Nicola» sottolineando che la dedica «mi è stata chiesta da tutta la società, giocatore e tecnici».


Il questore di Agrigento Girolamo Di Fazio, prima di revocare la concessione dello stadio, aveva detto: «La dedica della vittoria dell'Akragas al presunto capo mafia ci lascia senza parole, ci fa tornare indietro di 40 anni».

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