«Deejay chiama Italia» va in tv su All Music

Da domani mattina il popolare programma radiofonico di Linus sbarca sul piccolo schermo: «Ma non perderà le sue caratteristiche»

Massimiliano Lussana

Finora, rimaneva un enunciato generico, quasi un luogo comune: «Ci sono programmi radiofonici che hanno un passo televisivo e che hanno più forza della televisione». Ma, per l’appunto, suonava quasi come uno slogan, etereo. Nel senso che restava nell’etere. Un paio d’anni fa, ci aveva provato la Rai, mandando in onda in televisione la registrazione di Viva Radiodue di Fiorello e Marco Baldini. Ma era quasi un gioco, un tentativo presto dimenticato. Anche per non svalutare il Fiorello televisivo e per non rendere meno dirompente il Fiorello radiofonico. Che ha il suo habitat e la sua forza in modulazione di frequenza.
Oppure, altri tentativi isolati. Stavolta, invece, è un’altra storia. Perché arriva in tivù, su All Music, l’altro programma-gioiello della radio, Deejay chiama Italia, che da lunedì mattina diventerà anche un appuntamento televisivo. Intendiamoci, la trasmissione più ascoltata in assoluto della radiofonia italiana non si snaturerà in alcun modo e continuerà a vivere la sua vita radiofonica. L’unica differenza è che la webcam che inquadra Linus e Nicola si trasformerà in telecamera vera e propria, regalando agli ascolta-telespettatori anche i fuori onda e quello che succede negli studi di radio Deejay quando parte un disco o la pubblicità, in attesa dell’intervento successivo. «Il programma - rassicura Linus - nasce e resta radiofonico. Semplicemente, verrà esposto all’occhio delle telecamere e proposto anche in tv».
Detto così, è minimalista. Ma Linus e Nicola, messi alla prova del video, hanno funzionato benissimo. E quindi anche il loro gioiellino di interazione con l’Italia mattutina potrebbe dare buoni risultati. Con, in più, la forza del dietro le quinte. Ci crede davvero, All Music - anche per un gioco di squadra, visto che Radio Deejay e la tivù musicale in chiaro che ha preso il posto di Rete A fanno entrambe parte del gruppo L’Espresso - il cui nuovo corso sta ottenendo buoni risultati d’ascolto, dopo i cambiamenti di logo, di grafica e di scenografie.
Dopo la radio che si trasforma in tv, Rete A, sempre da lunedì propone Tv diari, format che ha successo in molti Paesi europei, importato e prodotto in Italia dalla Magnolia di Giorgio Gori. È un «reality light» (roba da ammazzare chi ha inventato questa definizione) che somma vari linguaggi: quello internettiano dei blog, la tivù e il diario, coinvolgendo dieci ragazzi che affidano alle telecamere il racconto della loro vita: pensieri, sensazioni, emozioni, sogni e idee. Proprio come a un diario. E non mancherà il più classico dei televoti con sms e mail (c’è pure un apposito sito: www.allmusic.tv) per eliminare un concorrente al giorno e farne entrare al suo posto un altro. Perfetto racconto della generazione di Tre metri sopra il cielo.
Insomma, il nuovo programma è una specie di Grande fratello, ma più adolescenziale.

E, a proposito di Grande fratello, la terza novità del nuovo palinsesto della Mtv all’italiana è Modeland, programma condotto da Jonathan, vincitore del Gf, che trasformerà ragazzi e ragazze comuni in modelli e modelli da passerelle, sotto l’ala protettiva di Jonathan, stilista e tutor. Se l’avete visto all’opera anche solo una volta, c’è da tremare anche solo a raccontarlo.

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