Il deficit sanitario? Vogliono risanarlo a spese dei cittadini

Ticket, pronto soccorso, ospedale Forlanini, riordino del sistema ospedaliero. Questi i temi al centro del Forum sulla Sanità all’hotel Parco dei Principi messo in piedi venerdì dal coordinamento regionale di Forza Italia. «Il 70 per cento dei fondi del bilancio regionale sono destinati alla sanità - ha affermato il coordinatore del Lazio e commissario romano degli azzurri Francesco Giro -, ma non si sta facendo niente. I cittadini devono essere al centro del sistema sanitario regionale. Bisogna dare loro delle risposte, non decidere significa ignorare i cittadini. L’Agenzia regionale dei trapianti, nata sotto Storace, ora con Marrazzo e Battaglia sta morendo. Così si bloccano anche la ricerca scientifica e tecnologica». A organizzare il meeting la neonata associazione Forza Italia Incontra Roma (Fir), coordinata dal senatore di Rieti Angelo Cicolani: «Quello di oggi è solo il primo di una serie di incontri - annuncia -, nei prossimi si parlerà della riforma degli ordini professionali (medici, avvocati, giornalisti, ecc.) e del riordino degli enti locali. Sono importanti occasioni di confronto per avere lucidità nell’azione politica».
Al Forum, circa 150 persone in sala, hanno preso parte il parlamentare Domenico Di Virgilio, ex sottosegretario alla Salute, e Vincenzo Saraceni, già assessore alla Sanità con Storace. A rappresentare la classe medica il segretario Anaao Donato Antonellis, il presidente dell’Aiop Maurizio Casanatta, il vicepresidente dell’Aris Piero Nicolai, il segretario del Cimo Giuseppe Lavra, il direttore dell’ospedale Israelitico Antonio Mastropasqua, il direttore del Sant’Andrea Francesco Rocca, il consigliere dell’Asp Angelo Santori.
Fra gli interventi non sono mancati spunti polemici verso l’ultima delibera della giunta Marrazzo, più nota come piano antiticket. «Marrazzo e Battaglia tolgono il ticket sui farmaci - rimarca Stefano De Lillo, vicepresidente della Commissione regionale sanità -? Ma il rimedio è peggiore della malattia, frutto di artifici contabili, con aggravi da altre parti per far quadrare i conti. Per non parlare di chi dovrà sottostare all’imposizione del farmaco unico, deciso per i pazienti che necessitano di gastroprotettori». In pratica, in questa classe di farmaci, impiegati per gastriti e simili, sarà rimborsato solo il medicinale meno caro, quello a base di lansoprazolo. Se il medico di famiglia prescriverà farmaci con altri principi attivi, magari con effetti migliori, in quel caso, il paziente dovrà pagarseli da solo.

«Presto il farmaco di Stato potrebbe estendersi ad altre patologie - sottolinea De Lillo -, sottraendo libertà di cura ai medici». Per Alfredo Pallone, capogruppo alla Regione Lazio, non si può improvvisare per far quadrare i conti del sistema sanitario regionale.

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