Degrado in Albaro, l’assessore «marcia» a fianco dei residenti

Marta Cerruti

Interviene ancora con energia l’assessore Arcangelo Merella a sostegno della protesta portata avanti dagli abitanti di Albaro. Con una lettera aperta l’esponente della giunta comunale dà voce alle diverse note inviategli dal consigliere Beppe Damasio e denuncia: «Da tempo è stata formalmente richiesta l’adozione di idonei provvedimenti. Malgrado ciò nulla finora è stato attuato». E ammonisce: «È necessario verificare dove si è “piantata“ la pratica».
Sono ormai mesi che gli abitanti di Albaro, insieme al movimento «Momento Liberale» e ai consiglieri del Medio Levante, chiedono al Comune provvedimenti a tutela della loro sicurezza e della quiete pubblica. Ritengono prioritario portare il limite di velocità di 30 chilometri all’ora in via Cappellini e via della Sirena, strade particolarmente strette e tortuose; chiedono, inoltre, la messa in sicurezza dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali, nonchè il potenziamento dell’illuminazione, in via Righetti e nella vie adiacenti; infine, segnalano la preoccupante presenza di assembramenti di giovani, che hanno fatto dell’angusta e nascosta via della Sirena il loro luogo di ritrovo abituale. Questi gruppi, oltre ad ostacolare la già difficile viabilità e a disturbare la quiete pubblica con grida e schiamazzi, sono sempre più spesso dediti ad atti vandalici contro i veicoli in sosta e contro l’arredo urbano in generale.
Con la manifestazione di piazza dello scorso 21 giugno, i residenti in Albaro hanno trovato nell’assessore un tenace alleato, che con i suoi diversi interventi si è adoperato, come riconoscono gli stessi interessati, «più di quanto il suo ruolo istituzionale gli imponga».

Ora, di fronte all’inefficienza della burocrazia, Merella si pronuncia perentorio e stabilisce un ultimatum: «Non ritengo più rinunciabile l’attuazione di quanto richiesto». Così l’assessore conclude la lettera aperta, nella speranza che anche questo ennesimo monito non cada nel vuoto.

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