«Il degrado? Ci costa 4mila euro al giorno»

Nomadi lavavetri, senza fissa dimora, «punkabbestia». Sono di loro «proprietà» 86 aree del territorio cittadino, dal centro alla periferia, posti assediati dal degrado e dalla sporcizia. Al Comune tutto questo costa 4mila euro al giorno, vale a dire 1.171.000 all’anno. A lanciare l’allarme per la casse di Palazzo Marino è il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. «Per ogni intervento straordinario di Amsa spendiamo mediamente 131 euro, almeno due volte a settimana per ognuna delle 86 zone interessate. Al di là di ogni facile buonismo, non si può non tenere conto di questo spreco di risorse». Nella «lista nera» di vandali e sbandati figurano località periferiche ma anche luoghi centralissimi, dal Teatro Arcimboldi a piazza Vetra. E sono escluse le operazioni di nettezza urbana all’interno degli 11 campi nomadi autorizzati dal Comune.

All’elenco dei beni pubblici in balia dell’inciviltà ci sono perfino le 140 centraline Sos della Polizia municipale (costo complessivo di 90mila euro l’anno) e i servizi igienici. L’ultimo esempio: per la sostituzione di due wc dati alla fiamme alle Colonne di San Lorenzo e sostituiti dall’amministrazione sono andati in fumo altri 9mila euro. Chi paga? I milanesi, naturalmente...

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