Degrado, un palmare ai vigili per raccogliere le segnalazioni

Diecimila segnalazioni in un anno, quasi trenta al giorno. Buche su strada (il record va alla zona 8, che ne ha indicate 262), oggetti (438 solo in zona 4) e veicoli abbandonati (capofila sempre la zona 4 con 618, ma anche perché il test è partito fa qui). Un pò a sorpresa, la sporcizia è in fondo alla lista dei problemi evidenziati dai cittadini, resiste soprattutto nella zona 4 e nella 6, ossia lungo i Navigli. Ma «è la dimostrazione che la città a dispetto di quanto si dica è pulita» sottolinea Letizia Moratti. Il sindaco e l’assessore alle Aree cittadine Andrea Mascaretti dopo un anno di sperimentazione tirano il bilancio del progetto Ambrogio e, dati alla mano, «solo ora» lo lanciano in via ufficiale. Lo rafforzano, e guardano già avanti. Per velocizzare la risposta a problemi di manutenzione, segnaletica stradale cancellata, arredi urbani e pali divelti, il Comune nella fase di test ha armato di palmare 14 agenti, ma ora i cellulari salgono a 142 e vengono distribuiti tra vigili di quartiere, pattuglie dei ghisa, e una quota ai consigli di zona che potranno chiedere una mano anche ai comitati di quartiere, «sentinelle» sempre attente. In pratica, il cittadino può segnalare i disagi - dalle discariche abusive alla buca su strada - attraverso i canali tradizionali (la mail del sindaco, infomilano 02.0202, i numeri verdi messi a disposizione dalle partecipate, ma anche parlamentini di zona e ghisa di quartiere) e l’agente o il personale dotato di palmare documenta immediatamente la segnalazione con foto e dettagli, tagliando i costi e il tempo dei sopralluoghi tecnici. La presa in carico del problema, come dimostra il test, è scesa da 20-30 giorni a poche ore. Un esempio: il 14 ottobre in corso di Porta Ticinese 30 l’allarme su un dissuasore divelto è arrivato alle 15.10 e in poche ore il problema è stato messo in lista tra le cose urgenti da fare dall’ufficio competente. Peccato che per ripararlo poi siano passati sei giorni. Ma ora ora l’impegno del sindaco è «accorciare il secondo passaggio, dalla presa in carico alla soluzione vera e propria. Ma lavorando su statistiche e un database aggiornato in tempo reale saremo in grado di programmare meglio gli interventi». In un anno il progetto Ambrogio ha raccolto 10.472 segnalazioni, il 56% già risolta, il 44% è in fase di lavorazione. Ma sono circa ottantamila le richieste di intervento su chiamata gestite dall’amministrazione e dalle sue società (come Amsa), per ora una su otto quindi velocizzate col sistema dei palmari, «l’obiettivo sarebbe quello di arrivare al cento per cento» anticipa la Moratti, e anticipa che allo studio c’è anche la segnalazione diretta dei cittadini via sms (la piattaforma del sistema è di Telecom Italia), sempre che non si rischi di intasare il sistema.

Meno tempo per prendere in carico il problema, meno utilizzo di carta visto che si comunica via cellulare e web, un taglio ai sopralluogo e quindi alle ore di lavoro del personale: il progetto ha richiesto un investimento di 400mila euro per un biennio, ma il risparmio da ora in avanti sarà di 400mila l’anno. Il comandante dei vigili Tullio Mastrangelo anticipa che il sistema «verrà montato via via anche su tutte le macchine dei ghisa».

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